mercoledì 25 febbraio 2009

Il Festival di Sanremo scandalizza con un malcelato ribollito di contro-cultura

Benché la Rivoluzione abbia usato flebo e lifting...

Paolo Norata, giovane membro del Circolo Culturale Plinio Corrêa de Oliveira, traduce questa opportuna materia, recentemente pubblicata sul sito della prole pliniana in Cile, www.tradicionyaccion.com.


Oggi, quando numerose iniziative legali provenienti dagli organismi dello Stato [Cile] lesionano la Legge Morale e stimolano a comportamenti contrari all’insegnamento della Chiesa, ci è sembrato particolarmente adatto ricordare quello che il Catechismo della Chiesa Cattolica qualifica come scandalo.

Queste considerazioni valgono molto frequentemente per molti spettacoli, specialmente televisivi.

Si parla molto del rispetto dei diritti umani, però molto poco di quello che è uno dei principali diritti: il rispetto della dignità delle persone.



Il rispetto dell’anima altrui: lo scandalo

2284 - Lo scandalo è l'atteggiamento o il comportamento che induce altri a compiere il male. Chi scandalizza si fa tentatore del suo prossimo. Attenta alla virtù e alla rettitudine; può trascinare il proprio fratello nella morte spirituale. Lo scandalo costituisce una colpa grave se chi lo provoca, con azione od omissione, induce deliberatamente altri in una grave mancanza.


Benigni, tragicomico e ormai ripetitivo guru della contro-cultura



Bonolis, fedele discepolo del guru
L’imparzialità è evidente


2285 - Lo scandalo assume una particolare gravità secondo l'autorità di coloro che lo causano o la debolezza di coloro che lo subiscono. Ispirò a Nostro Signore questa maledizione: “Chi scandalizza anche uno solo di questi piccoli…, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare” (Mt 18,6; 1 Cor 8,10-13). Lo scandalo è grave quando a provocarlo sono coloro che, per natura o per funzione, sono tenuti ad insegnare e ad educare gli altri. Infatti, Gesù lo rimprovera agli scribi e ai farisei: li paragona a lupi rapaci in veste di pecore (Mt 7,15).



2286 - Lo scandalo può essere provocato dalla legge o dalle istituzioni, dalla moda o dall'opinione pubblica. Così, si rendono colpevoli di scandalo coloro che promuovono leggi o strutture sociali che portano alla degradazione dei costumi e alla corruzione della vita religiosa, o a “condizioni sociali che, volontariamente o no, rendono difficile e praticamente impossibile un comportamento cristiano conforme ai comandamenti” (Pio XII, discorso del 1 giugno 1941). Analogamente avviene […] per coloro che, manipolando l'opinione pubblica, la fuorviano dai valori morali.



per illustrare un certo “amore” Benigni ha recitato Oscar Wilde



Povia e omosessualità: né pro, né contro, anzi...


2287 - Chi usa i poteri di cui dispone in modo tale da spingere ad agire male, si rende colpevole di scandalo e responsabile del male che, direttamente o indirettamente, ha favorito. “È inevitabile che avvengano scandali, ma guai a colui per cui avvengono” (Lc 17,1).


un "invitato d’onore": l'82enne Hugh Hefner,
 fondatore di una famigerata rivista pornografica internazionale

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