
Vediamo come Dio in modo meraviglioso dà diverse grazie a diverse anime a seconda della loro vocazione. L’episodio mostra come Dio mise alla prova la fiducia nella Provvidenza dei compagni di San Maiolo. Avevano avuto una buona idea affidandosi a un santo per un viaggio pericoloso. Tuttavia, anziché trovare con lui la sicurezza, furono presi dai Saraceni e messi in catene. Potrebbe sembrare che la loro fede in Dio e nel santo fosse mal riposta. Ma non è così. Analizziamo quello che accadde in realtà, al di là della superficie. Ascoltarono il santo pregare che le loro vite fossero risparmiate, e videro che Dio ascoltava la preghiera dell’abate Maiolo. Nessuno di loro fu ucciso o morì. Nella prima di tutte le speranze, quella di conservare la vita, non furono delusi. In realtà la loro fede non si dimostrò giustificata solo dalla preservazione delle loro vite, ma ricevettero molto di più di quello che avevano chiesto. Ebbero la grande grazia di passare un buon numero di giorni con un santo, l’abate Maiolo.

Furono pure testimoni del ritrovamento del libro sulla Madonna, della preghiera dell’abate Maiolo e della risposta della Madonna a questa preghiera con la libertà per tutti I viaggiatori videro anche le catene del santo cadere miracolosamente. Lo videro libero dalle catene e capace di uscire da solo dalla caverna. Videro lo stupore dei Mori e come cominciarono a trattare meglio l’abate. Videro come il saraceno che aveva preso a calci la Bibbia di San Maiolo perse quel piede lo stesso giorno, e compresero che la giustizia divina punisce i malvagi.
In verità poterono misurare la profondità del male nel cuore degli uomini: anche dopo che i Saraceni ebbero visto tutti questi prodigi e ricevuto quindi le grazie corrispondenti non si convertirono. Videro quindi alla fine il castigo divino cadere sui Saraceni quando furono sconfitti in battaglia. Insomma, la Divina Provvidenza diede a questi viaggiatori molto di più di quanto si aspettavano.
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La lezione è che dobbiamo avere fiducia nella Provvidenza, che qualche volta ci chiede una fede cieca. È un tipo di fiducia che si fida contro ogni apparenza e che rimane fedele anche quando i fatti sembrano smentirla. Praticare questa fiducia eroica deve diventare un’abitudine, e ci consentirà di accumulare un grande tesoro di misericordia. Consideriamo, per esempio, chi fonda una scuola.
Dopo un po’ di tempo la scuola fallisce. Pensa: “Dio mi ha abbandonato”. Un altro si sforza di convertire gli amici e non ha successo. Un terzo cerca di fondare un movimento per la gloria di Nostra Signora, ma questo movimento non prospera. Tutti e tre si possono sentire abbandonati da Dio. Ma non è così. Spesso Dio concede il successo proprio attraverso l’apparente abbandono. Chi consegue la vittoria è sempre passato attraverso molte apparenti sconfitte. Attraverso l’accettazione di queste sconfitte intermedie, alla fine si merita la vittoria.
Qualche volta è molto difficile capire che cosa succede, qual è il progetto della Provvidenza e della Madonna per noi. Ma se speriamo contro ogni speranza riceveremo più di quello che avevamo chiesto. Questo accadde ai viaggiatori che accompagnavano San Maiolo. Chiediamo dunque al santo abate Maiolo la grazia di vedere come questo accade della nostra vita e di capire che la mano di Dia ci guida anche attraverso gallerie oscure e catastrofi; che la sollecitudine e l’amore della Madonna sono sempre con noi e cu preparano a ricevere più di quello che abbiamo chiesto.
(Plinio Corrêa de Oliveira)
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