Non pubblichiamo la foto in merito
per amore alla Sacra Famiglia e
per rispetto alla sensibilità dei cattolici
Connubio logico: centro sociale bergamasco sposa il libero amore
Gesù bambino, il bue, l’asinello e due San Giuseppe. È l’iniziativa, destinata a far discutere, del più frequentato centro sociale bergamasco, che ha allestito un presepe senza Maria, ma col Bambinello accudito da genitori gay, rappresentati da due statuette di Giuseppe.
Un’omofilia delirante che cela la propria cristianofobia …
Nella visione del centro sociale, il Pací Paciana, la Sacra Famiglia è “una coppia di fatto” che ha “usufruito della fecondazione eterologa”, è “contro l’omofobia” e, per questo, solidale con chi ha “subito discriminazioni per il suo orientamento sessuale”.
[…] “Per questo la Sacra Famiglia, in collaborazione con il Csa Pací Paciana, presentandosi per il Natale 2011 come famiglia omogenitoriale - si prosegue -, esprime piena solidarietà a tutti coloro che hanno subito qualunque tipo di discriminazione a causa del proprio orientamento sessuale o delle proprie scelte di vita”.
… e l’immancabile attacco alla Chiesa
“Ciò non deve stupire – si conclude -: checché ne dicano porporati e politicanti la Sacra Famiglia, in quanto coppia di fatto che ha usufruito della fecondazione eterologa, è da sempre sensibile a queste tematiche”. (27 dicembre 2011 - AGI)
(I sottotitoli e i grassetti sono nostri)
Chiavi di lettura
La magistrale opera del Prof. Plinio Corrêa de Oliveira, “Rivoluzione e Contro-Rivoluzione” fornisce oculate chiavi di lettura per capire i diversi aspetti del processo rivoluzionario in corso, nonché le indicazioni per una sapiente reazione controrivoluzionaria. Applichiamo quindi un brano di RCR a una realtà attuale.
La speranza attuale del comunismo
[…] la grande speranza attuale del comunismo, cioè la guerra rivoluzionaria psicologica totale. […] Infatti la guerra psicologica ha di mira tutta la psiche dell’uomo, cioè lo “lavora” nelle diverse potenze della sua anima e in tutte le articolazioni della sua mentalità. […] Essa si serve di tutti i mezzi, a ogni passo è necessario che disponga d’un elemento specifico per portare insensibilmente ogni gruppo sociale e perfino ogni uomo ad avvicinarsi al comunismo, per poco che sia. E questo su qualsiasi terreno: nelle convinzioni religiose, politiche, sociali ed economiche, nelle impostazioni culturali, nelle preferenze artistiche, nei modi d’essere e d’agire in famiglia, nella vita professionale, nella società. (R-CR, Parte III, Cap.II, 3)
“Rivoluzione culturale e Rivoluzione nelle tendenze
A partire dalla rivolta studentesca del 1968 alla Sorbona, numerosi autori socialisti e, in genere, marxisti, hanno cominciato a riconoscere la necessità, come una modalità di guerra psicologica rivoluzionaria, di una forma di rivoluzione previa alle trasformazioni politiche e socio-economiche, che operasse nella vita quotidiana, nei costumi, nelle mentalità, nei modi d’essere, di sentire e di vivere. Si tratta della cosiddetta rivoluzione culturale.
Pensano che questa rivoluzione, principalmente psicologica e nelle tendenze, sia una tappa indispensabile per giungere al cambiamento di mentalità, che renderebbe possibile l’instaurazione dell’utopia ugualitaria, perché, senza tale preparazione, questa trasformazione rivoluzionaria e i conseguenti “cambiamenti di struttura” si rivelerebbero effimeri. (Appendice, Commento 3)
(I grassetti sono nostri)
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