Cristo gladifero a capo delle milizie
Catechesi sulla guerra giusta
Il diritto di usare la forza militare in certe circostanze è un punto fermo del Magistero della Chiesa. Da sant’Agostino a san Tommaso d’Aquino a san Bonaventura ai Dottori della seconda scolastica, tutti i teologi coincidono nella liceità della guerra giusta.
Di recente si sono diffuse notizie che ne sostengono il cambiamento, a partire dal Concilio Vaticano II. Semplice anestesia della militanza cattolica.
Infatti, il “Catechismo della Chiesa Cattolica”, promulgato nel 1992, è molto chiaro:
“2263 La legittima difesa delle persone e delle società non costituisce un'eccezione alla proibizione di uccidere l'innocente (…)
“2264 L'amore verso se stessi resta un principio fondamentale della moralità. È quindi legittimo far rispettare il proprio diritto alla vita. Chi difende la propria vita non si rende colpevole di omicidio anche se è costretto a infliggere al suo aggressore un colpo mortale. (…)
“2265 La legittima difesa, oltre che un diritto, può essere anche un grave dovere, per chi è responsabile della vita di altri. La difesa del bene comune esige che si ponga l'ingiusto aggressore in stato di non nuocere. A questo titolo, i legittimi detentori dell'autorità hanno il diritto di usare anche le armi per respingere gli aggressori della comunità civile affidata alla loro responsabilità. (…)
“2308 Fintantoché esisterà il pericolo della guerra e non ci sarà un'autorità internazionale competente, munita di forze efficaci, una volta esaurite tutte le possibilità di un pacifico accomodamento, non si potrà negare ai governi il diritto di una legittima difesa. (…)
“2309 Questi sono gli elementi tradizionali elencati nella dottrina detta della ‘guerra giusta’ ”.
(I grassetti sono nostri)
(Vedi pure: http://circolopliniocorreadeoliveira.blogspot.it/2014/01/la-guerra-e-lecita.html )
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