venerdì 17 aprile 2015

"Siate fecondi e moltiplicatevi..."

(Genesi 1,28)
Nella giornata di giovedì 26 marzo la Commissione giustizia del Senato ha dato il via libera al ddl Cirinnà sulle Unioni civili. Il testo è stato approvato dalla maggioranza della Commissione con quattordici voti favorevoli, una astensione e 8 voti contrari.
Ora la palla passa all’aula del Senato che avrà tempo fino al 7 maggio prossimo per presentare emendamenti al ddl che, stando al testo base, parificherà sostanzialmente l’unione di due persone dello stesso sesso al matrimonio tra uomo e donna. Nel testo passato all’aula del Senato rimane anche la stepchild adoption, cioè la possibilità per uno dei due membri della coppia di adottare il figlio biologico del partner e che sarà di fatto un incoraggiamento alla pratica vergognosa dell’utero in affitto.
Si tratta di un testo profondamente ideologico, nel quale si legge a chiare righe la volontà di ribaltare il concetto di famiglia in Italia.
Dopo la dura condanna dell’ideologia gender delle scorse settimane da parte di Papa Francesco e del Presidente della CEI, cardinale Angelo Bagnasco, è arrivata ora la presa di posizione di monsignor Nunzio Galantino, Segretario generale della CEI:
Ancora una volta è in atto un tentativo di equiparare realtà che di fatto sono diverse tra loro,” ha affermato il segretario. “La famiglia è una realtà storicamente, culturalmente e antropologicamente definita. Oggi, col ddl Cirinnà si farebbe una forzatura ideologica per ridurre realtà diverse come fossero uguali, […] “Siamo di fronte a un uso improprio e ideologico dello strumento giuridico. Occorre invece avere il coraggio di riconoscere le differenze, senza pretese di fare del terrorismo linguistico, confondendo il doveroso rispetto dei diritti con una forzature giuridica”.
Confidiamo che queste puntuali prese di posizioni si trasformino in atti concreti e che soprattutto a livello locale le parrocchie si impegnino in un'opera di sensibilizzazione e informazione con l’obiettivo di contrastare l’avanzata del gender nella società.
SOS Ragazzi continuerà a fare la sua parte, insieme a tutti gli italiani di buona volontà, per porre un freno a questa legge contattando i Senatori e diffondendo l’informazione su come il Parlamento stia cercando di ridefinire la famiglia in barba alla Costituzione e, soprattutto, al diritto naturale.

Andrea Lavelli
Responsabile Campagna SOS Ragazzi

(Titolo originale: "Primo passo verso il matrimonio omosessuale in Italia")


L'urlo del '68:
spezzare la Fede cristiana!


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