(Genesi 1,28)
Nella
giornata di giovedì 26 marzo la Commissione giustizia del Senato ha dato il via
libera al ddl Cirinnà sulle Unioni civili. Il testo è stato approvato dalla
maggioranza della Commissione con quattordici voti favorevoli, una astensione e
8 voti contrari.
Ora la
palla passa all’aula del Senato che avrà tempo fino al 7 maggio prossimo per
presentare emendamenti al ddl che, stando al testo base, parificherà
sostanzialmente l’unione di due persone dello stesso sesso al matrimonio tra
uomo e donna. Nel testo passato all’aula del Senato rimane anche la stepchild
adoption, cioè la possibilità per uno dei due membri della coppia di
adottare il figlio biologico del partner e che sarà di fatto un incoraggiamento
alla pratica vergognosa dell’utero in affitto.
Si tratta
di un testo profondamente ideologico, nel quale si legge a chiare righe la
volontà di ribaltare il concetto di famiglia in Italia.
Dopo la
dura condanna dell’ideologia gender delle scorse settimane da parte di Papa
Francesco e del Presidente della CEI, cardinale Angelo Bagnasco, è arrivata
ora la presa di posizione di monsignor Nunzio Galantino, Segretario generale
della CEI:
“Ancora una volta è in atto un
tentativo di equiparare realtà che di fatto sono diverse tra loro,” ha
affermato il segretario. “La famiglia è una realtà storicamente, culturalmente
e antropologicamente definita. Oggi, col ddl Cirinnà si farebbe una forzatura
ideologica per ridurre realtà diverse come fossero uguali, […] “Siamo di fronte
a un uso improprio e ideologico dello strumento giuridico. Occorre invece avere
il coraggio di riconoscere le differenze, senza pretese di fare del terrorismo
linguistico, confondendo il doveroso rispetto dei diritti con una forzature
giuridica”.
Confidiamo
che queste puntuali prese di posizioni si trasformino in atti concreti e che
soprattutto a livello locale le parrocchie si impegnino in un'opera di
sensibilizzazione e informazione con l’obiettivo di contrastare l’avanzata del
gender nella società.
SOS
Ragazzi continuerà a fare la sua parte, insieme a tutti gli italiani di buona
volontà, per porre un freno a questa legge contattando i Senatori e
diffondendo l’informazione su come il Parlamento stia cercando di ridefinire la
famiglia in barba alla Costituzione e, soprattutto, al diritto naturale.
Andrea Lavelli
Responsabile Campagna SOS Ragazzi
(Titolo
originale: "Primo passo verso il matrimonio omosessuale in Italia")
L'urlo del '68:
spezzare la Fede
cristiana!
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