Davanti
al Vostro sacro presepe...
“Vogliamo, o Signore, che le persone Vi amino senza
attenuazioni, che Vi servano senza indecisioni. Vogliamo che ciascun cattolico
sia una cittadella senza divisioni, contro la quale il nemico non può fare
nulla.
O Signore, noi vogliamo essere un sale molto, molto
salato, una luce posta in alto sulla montagna e molto luminosa. Ecco, Signore,
il nostro dono. Questo è il regalo di Natale che, accumulato durante l’anno,
abbiamo da offrirVi.
Altri Vi daranno l’oro delle loro opere e l’incenso della loro lode. Da parte nostra, abbiamo bruciato in abbondanza la mirra austera ma profumata del “Sì, Sì; No, No”.
Altri Vi daranno l’oro delle loro opere e l’incenso della loro lode. Da parte nostra, abbiamo bruciato in abbondanza la mirra austera ma profumata del “Sì, Sì; No, No”.
Possa Maria Santissima accettare questa mirra nelle
sue mani indicibilmente sante perché venga offerta a Voi. Vostra Madre avrà per
Voi il fascino dell’oro e dell’incenso. Ma vi porterà anche qualcos’altro: il
sangue, il sudore e le lacrime di un apostolato che ha momenti molto amari.
Oltre l’amarezza c’è la Croce, che è luce. Ecco il
senso, la bellezza e la gioia del nostro apostolato. Ecco il nostro posto
davanti al Vostro sacro presepe, o Signore!”
Plinio Corrêa de Oliveira
Plinio Corrêa de Oliveira
(Rivista "Catolicismo", Natale 1955)
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