Quest’onda demolitrice non attinge soltanto monumenti, ma anche la memoria di uomini che, nel passato, rappresentarono una certa forma di grandezza. Uno di loro, relativamente recente, è stato il primo ministro britannico Winston Churchill, alla cui tenacità ed ampie viste si deve in gran parte la sconfitta del nazismo.
Per tentare di appannare la sua immagine, non contribuiscono soltanto i media, ma a volte anche i suoi discendenti. Leggiamo questa lamentevole notizia:
“Il pronipote dell’ex primo ministro Winston Churchill (1874-1965) si è dichiarato colpevole di far parte di una rete di traffico di Ecstasy. Nicholas Jake Barton, 33 anni, è stato arrestato dalla polizia nel giugno 2007, a casa sua, a Sidney in Australia. Era figlio di Arabella Spencer-Churchill, nipote dell’ex primo ministro. Per questo crimine, Burton deve scontare vent’anni di prigione”.
(Catolicismo, Febbraio e Marzo 2008)
Nessun commento:
Posta un commento