La notizia
Avantieri, 7
settembre, Elisabetta Cinà, 49 anni, e Serenella Fiasconaro, 46, si sono unite civilmente a Palermo.
Tre giorni
prima, durante la Santa Messa domenicale, Padre Cosimo Scordato, parroco di San
Saverio, chiesa del rione dell'Albergheria nel centro storico palermitano, aveva
già presentato ai fedeli questa coppia
lesbica (che chiedeva la benedizione delle "fedi"!), dicendo:
"di pregare per la loro vita insieme"...
"che è una scelta che guarda al futuro"...
Ed ha
annunciato di voler ripetere la formula utilizzata, anche per altre coppie
omosessuali:
“Il mio auspicio è che un giorno la Chiesa accetti di benedire anche le relazioni
omosessuali" [come a
Sodoma e Gomorra ndr.]...
"Le cose si
cambiano poco a poco, un passo per
volta”.
La questione di coscienza e un'astuto trasbordo
Insieme allo sconcerto,
allo scalpore ed alla perplessità causata da questo fatto inaudito, è emersa
con forza nei cattolici siciliani una grave questione di coscienza: come
contrastare questo "futuro"?
Quindi, è opera
di carità ricordare le verità che ha sempre insegnato il
Catechismo della Santa Chiesa, nonché la Tradizione secolare, per non subire un
ingannevole trasbordo morale inavvertito,
effettuato "poco a poco" e "un passo per volta".
Catechismo della Chiesa Cattolica
Castità e omosessualità
2357 [...] Appoggiandosi sulla Sacra
Scrittura, che presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni,
238 la Tradizione ha sempre dichiarato che « gli atti di omosessualità
sono intrinsecamente disordinati ». 239 Sono contrari alla legge
naturale. Precludono all'atto sessuale il dono della vita. Non sono il frutto
di una vera complementarità affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere
approvati.
2358 Un numero non trascurabile di
uomini e di donne presenta tendenze omosessuali profondamente radicate. Questa
inclinazione, oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di
loro una prova. [...]
Anche Santa Caterina da Siena (1347-1380), maestra di spiritualità e
Dottore della Chiesa, condannò in maniera veemente l'omosessualità. Nel suo Dialogo
della divina Provvidenza, in cui riferisce gli insegnamenti ricevuti da Gesù stesso, ella così si esprime sul
vizio contro natura:
"Non solo essi hanno quell'immondezza e fragilità, alla quale
siete inclinati per la vostra fragile natura (benché la ragione, quando lo
vuole il libero arbitrio, faccia star quieta questa ribellione), ma quei miseri
non raffrenano quella fragilità: anzi fanno peggio, commettendo il maledetto
peccato contro natura. Quali ciechi e stolti, essendo offuscato il lume del
loro intelletto, non conoscono il fetore e la miseria in cui sono; poiché non
solo essa fa schifo a Me, che sono somma ed eterna purità (a cui tanto
abominevole, che per questo solo peccato cinque città sprofondarono per mio
giudizio, non volendo più oltre sopportarle la mia giustizia), ma dispiace
anche ai demoni, che di quei miseri si sono fatti signori. Non è che ai demoni
dispiaccia il male, quasi che a loro piaccia un qualche bene, ma perché la loro
natura è angelica, e perciò schiva di vedere o di stare a veder commettere
quell'enorme peccato".
Vedi pure:
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