25 Aprile
La fisionomia della Madonna in questo quadro è totalmente distesa.
Non si nota nessun muscolo contratto. La sua espressione è così, solo per
la contentezza di avere fra le braccia il Bambino Gesù. Pensa solo a Lui. Non
ha nessun'altra preoccupazione. Il mondo intero non esiste per Lei, ma soltanto
il Bambino. Lei non Lo sta propriamente guardando, ma fissa lo sguardo su chi
le è davanti e prega.
Tuttavia, perché il viso della Vergine Santissima tocca la fronte
di Suo Figlio, è come se Lei provasse un certo compiacimento nella Sua
presenza, una certa gioia in quel contatto corporeo che è soprattutto un
contatto spirituale molto intimo e che La colma di soddisfazione.
La bontà, la tenerezza e la protezione verso il Figlio vengono
evidenziate dalla posizione del collo e della testa. Il Bambino è stretto a Lei
e La tiene dal collo; l'estremità della Sua mano è visibile dietro il collo
della Madre, il che spiega perché ha il collo leggermente inclinato.
L'intimità del Divino Infante verso la Madre è straordinaria. La
tiene come una persona molto abituata a farlo e Lei si lascia prendere, come
chi è già stato abbracciato mille volte, considerando persino gradevole il
fatto di sentirsi inclinata da un peso così soave, tanto dolce e dilettevole.
Il Divin Bambino è talmente unito a Sua Madre da non voler
prendere conoscenza di tutto ciò che rappresenta il mondo esterno. Gode
soltanto il gaudio di restare stretto a sua Madre, di sentirsi protetto da Lei
e unito alla Sua progenitrice. È tutto attento a Lei, così come la Madre è
tutta dedicata al Divin Figlio. Questa piccola creatura non sta pensando a
torte e a dolci, non riflette su nessun'altra cosa del genere. Il suo unico
pensiero è "Madre" e nello spirito di Lei c'è una sola idea "Mio
Figlio".
Qualsiasi intimità costituisce una relazione racchiusa tra certe
persone ed esclude chi non ne partecipa. Il pittore seppe creare - benché a mio
avviso questo quadro fu dipinto da un Angelo - una impressione curiosa, cioè
una 'intimità aperta'. Si ha l'impressione che, stando vicini al quadro si
entri nell'ambito di questa intimità - nell'essere amati da Lei, lo si è pure
da Lui - e che c'è una intesa fra loro due di soccorrere, entrambi, la persona
che gli si avvicina. Avvicinandosi a questo quadro, qualsiasi uno può sentirsi
nell'intimità con Loro, può sperimentare il raccoglimento che la presenza di
questo dipinto gli incute nell'anima. Che sia un'anima retta, che sia un
peccatore, o persino un nemico: se si avvicina, si beneficia di questo
raccoglimento.
La Madonna sta sorridendo? Guardando le sue labbra non lo si vede.
Ma ha qualcosa di leggermente sorridente che si irradia in tutto il viso. È un
certo piacere che riguarda il Figlio, ma è anche un compiacersi per il devoto,
per il fedele che si è avvicinato. Nel quadro viene insinuato che, chi si
avvicina è anche lui un fratello del Bambino Gesù, e perciò un Suo figlio.
Questo quadro potrebbe intitolarsi 'Adozione', perché il devoto che semplicemente
si avvicina, si sente figlio adottivo, anzi, più che adottivo...
Plinio Corrêa de
Oliveira
"Catolicismo", Ottobre 1998
3 Ottobre 2015
Presso alla sepoltura del nostro Fondatore
nel ventennale della sua dipartita
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