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(ANSA - Bolzano, 26 Maggio)
La Sacra Scrittura osserva con chiaroveggenza che gli uomini sono modellati dalle cose che amano: “Come uve del deserto, ho trovato Israele; come i frutti prematuri del fico sulla punta dei suoi rami, ho veduto i padri suoi: essi si recarono a Beelfegor e si profanarono in cose vituperose e diventarono abominevoli come le cose che amarono”. (Oz.9,10)
Se è vero che ciò che l’uomo ama lo trasforma, ci si domanda: è desiderabile modellare qualcuno conforme a questa grottesca e blasfema figura riprodotta in questa foto? Il lettore desidererebbe, ad esempio, che ad essa si conformassero, di anima e di corpo, i propri figli?
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