Illusione. Queste forze, per un istinto profondo, che le mostra in armonia nei loro elementi essenziali e in contrasto soltanto in quelli accidentali, hanno una sorprendente capacità di unirsi contro la Chiesa cattolica tutte le volte che si trovano di fronte a essa. Sterili negli elementi buoni che restano in esse, le forze rivoluzionarie sono realmente efficienti soltanto per il male. E così ciascuna di esse attacca dal proprio lato la Chiesa, che si presenta come una città assediata da un esercito immenso. (Rivoluzione e Contro-Rivoluzione, Parte I, Cap. VI, 5, D)
Trionfa in Spagna lo “sbattezzo”.
In Spagna la coalizione composta dai comunisti e dai verdi, ha varato l’Ufficio di Difesa dei Diritti e delle Libertà presso la cittadina di Rivas Vaciamadrid, a 15 chilometri dalla capitale della penisola iberica.
Il servizio, gratuito e aperto a tutti, ha come obiettivo quello di consentire a chiunque lo voglia di poter rinnegare la propria fede religiosa e, nel caso specifico del cattolicesimo, di “sbattezzarsi”.
Finora tale diritto era riservato in maniera esclusiva alle autorità ecclesiastiche, e pertanto l’avvocato del comune di Rivas, Luis Miguel Sanguino, non esclude che la Chiesa possa avvalersi del sostegno legale contro una decisione che vede sottrarla dal privilegio delle procedure di apostasia.
Ma qual’è il criterio che si trova alla base di questo servizio? Presto detto. È il comune che si sobbarca la spesa di una simile iniziativa, grazie alla quale il nome di colui che si rivolge appositamente a questo sportello, viene rimosso dal registro dei battezzati. Operazione tra l’altro di non poca difficoltà, poiché può richiedere fino a 2 anni di tempo prima di essere esecutiva.
È il quotidiano spagnolo “El Mundo”, inoltre, a darci la notizia della prima persona che si è ufficialmente “sbattezzata”: si chiama Julia Antón e ha 77 anni, e dice che il sacramento del battesimo gli è stato imposto durante la dittatura franchista.
Quello che ha sorpreso è che in sole 2 settimane circa 2 mila persone siano ricorse a questo Ufficio per rinunciare alla fede cattolica.
(CR1044/02 del 31 maggio 2008)
Nessun commento:
Posta un commento