Il reale pericolo che la russificazione coatta dell’Ucraina possa condurre
a una nuova persecuzione religiosa ai danni della Chiesa cattolica di rito bizantino. L’arcivescovo maggiore di Kiev, mons. Svjatoslav Ševčuk,
ha lanciato un emotivo appello
affinché l’Occidente non abbandoni alla sua sorte
la chiesa greco-cattolica.
La crisi geopolitica che ha portato prima al rovesciamento del governo filo-russo a Kiev e in seguito all’annessione della penisola di Crimea da parte di Mosca ha un importante risvolto religioso su cui i notiziari quasi nulla dicono.
Nel periodo sovietico – non solo in Ucraina, ma anche in Bulgaria, in Romania, ecc. – il connubio fra i regimi e le chiese ortodosse portò al trasferimento forzato dei fedeli cattolici, praticanti della liturgia di s. Giovanni Crisostomo in unione con il Papa, alle chiese ortodosse colluse con i governi. E’ noto che i più alti rappresentanti di queste chiese ortodosse erano in stretti rapporti con le polizie segrete, e non poche volte usarono la delazione nei confronti dei sacerdoti cattolici.