...e come la fede cristiana veniva usata
come motore
per questo movimento rivoluzionario
Nel libro
“Accanto
a Giovanni Paolo II. Gli amici & i collaboratori raccontano”
(Ares), di Wlodzimierz Redzioch Alla domanda su quali siano state “le sfide
dottrinali” affrontate insieme a Karol Wojtyla durante il mandato alla guida
della Congregazione per la Dottrina della Fede, Benedetto XVI risponde così:
“La
prima grande sfida che affrontammo fu la Teologia della liberazione che si
stava diffondendo in America latina. Sia in Europa che in America del Nord era
opinione comune che si trattasse di un sostegno ai poveri e dunque di una causa
che si doveva approvare senz’altro. Ma era un errore. La povertà e i poveri
erano senza dubbio posti a tema dalla Teologia della liberazione e tuttavia in
una prospettiva molto specifica. (…) Non era questione di aiuti e di riforme,
si diceva, ma del grande rivolgimento dal quale doveva scaturire un mondo nuovo. La fede cristiana veniva
usata come motore per questo movimento
rivoluzionario, trasformandola così in una forza di tipo politico. (…)
Naturalmente, queste idee si presentavano con diverse varianti e non sempre si
affacciavano con assoluta nettezza, ma, nel complesso, questa era la direzione.
A una simile falsificazione della fede
cristiana bisognava opporsi anche
proprio per amore dei poveri e a pro del servizio che va reso loro”. (…)
Giovanni Paolo II “ci guidò da un lato a smascherare
una falsa idea di liberazione, dall’altro a esporre l’autentica vocazione
della chiesa alla liberazione dell’uomo”.
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A proposito della Riforma Agraria socialista
promossa dal Movimento dei Senza Terra (MST)
aggredendo le proprietà private
Ricordo anche le parole del mio predecessore Leone
XIII quando insegna che “né la giustizia
né il pubblico bene consentono che si rechi danno alle altrui cose e per
una malintesa idea di uguaglianza si invadano i beni altrui” (Rerum
Novarum, 30).
La Chiesa non può promuovere, ispirare o appoggiare iniziative o
movimenti di occupazione delle terre sia mediante invasioni con l’uso della forza sia
mediante la penetrazione subdola nelle proprietà agricole.
(Discorso
di Giovanni Paolo II ad un gruppo di Vescovi della Conferenza Episcopale del Brasile in visita "Ad limina
apostolorum", 21 marzo 1995)
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