L’innocenza infantile è un valore così sublime che,
nelle carceri dure, dove prevale la legge della giungla, gli stupratori di
bambine hanno i giorni contati. Normalmente vengono messi in isolamento per
sottrarli alla furia degli altri reclusi, che non riescono a tollerare tale
nefandezza. L’abbrutimento del senso morale non arriva a cancellare il rispetto
per l’innocenza infantile. Non possiamo dire lo stesso del mondo moderno.
In occasione dell’ultimo Natale, varie case di
giocattoli statunitensi hanno lanciato sul mercato bambole che dicono
parolacce. Tra queste, la celeberrima Barbie, subito ribattezzata “Swearing
Barbie” (Barbie Bocca Sporca). Non diverso il caso della bambola Po,
prodotta dalla Teletubby, che invita le bambine a fare cose immorali. Oppure
quella della Toys “R” Us, che addirittura insegna alla bambina come insultare
altre persone. Nonostante le proteste di migliaia di mamme, questi prodotti non
sono stati ritirati dal mercato.
Sempre prima di Natale, un gruppo femminista dell’Ohio
caricò su internet un video mostrando bambine dai 6 ai 12 anni che, vestite da
principessine, inveiscono contro il “maschilismo” con un linguaggio tanto
osceno da far impallidire perfino un adulto. Neanche a dirlo, il clip è
diventato “virale”, e migliaia di bambine hanno cominciato a parlare nello
stesso modo.
Ma torniamo vicino a casa nostra. Recependo una
normativa europea, l’allora ministro Elsa Fornero emanò la “Strategia nazionale
per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate
sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere”, poi confermata dal
governo Letta.
Poco dopo, il presidente Napolitano firmava il decreto 104/2013
secondo cui i bambini a scuola saranno
introdotti “all’educazione all’affettività, al rispetto delle diversità e delle
pari opportunità di genere e al superamento degli stereotipi di genere”. Al
fine di superare gli stereotipi, ai bambini saranno insegnate le pratiche omosessuali
sin dalla più tenera età. Sono previste
addirittura lezioni di nudità, di masturbazione e altre pratiche che il
pudore più elementare impedisce di menzionare.
È in corso una manovra su larga scala per corrompere
l’anima dei bambini. Non possiamo non ricordare le parole del nostro Divino
Maestro: “In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i
bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo
come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglie
anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me. Chi invece
scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio
per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse
gettato negli abissi del mare. Guai al mondo per gli scandali!” (Mt 18,
3-7).
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