Vademecum pliniano
365 Pensieri e Massime
Aprile 2017 [ III ]
15 - Sabato Santo
La pietra è stata messa al suo posto. Tutto sembra finito. È il momento in cui tutto comincia. È il radunarsi degli Apostoli. È il rinascere delle dedizioni, delle speranze. La Pasqua si avvicina.
Nello stesso tempo l'odio dei nemici gira attorno al sepolcro e a Maria Santissima e agli Apostoli. Ma essi non hanno paura. E fra poco brillerà il mattino della Risurrezione.
16 - Domenica - Santa Pasqua
Signore Gesù, possa anch'io non aver paura. Non aver paura quando tutto sembrerà irrimediabilmente perduto. Non aver paura quando tutte le forze della terra sembreranno nelle mani dei tuoi nemici. Non aver paura perché sono ai piedi della Madonna, vicino alla quale si raduneranno sempre, e sempre di nuovo, per nuove vittorie, gli autentici seguaci della tua Chiesa.
17 - Lunedì
La Risurrezione
rappresenta il trionfo eterno e definitivo di Nostro Signore Gesù Cristo, la
sconfitta completa dei suoi avversari, e l’argomento massimo della nostra Fede.
San Paolo disse che, se Cristo non fosse risuscitato, la nostra Fede sarebbe
vana. È proprio sul fatto soprannaturale della Risurrezione che si fonda tutto
l’edificio delle nostre credenze.
Cristo, Nostro
Signore, non fu risuscitato: risuscitò da sé stesso. Lazzaro, invece, fu
risuscitato; era morto. Un altro che non lui, cioè Gesù, lo chiamò dalla morte
alla vita. Per quanto riguarda il Divino Redentore, nessuno Lo risuscitò. Egli risuscitò
da sé stesso. Non ebbe bisogno di nessuno che Lo richiamasse alla vita. La riprese
quando volle.
19 - Mercoledì
Tutto ciò che si riferisce al Signore ha la sua applicazione
analogica alla Santa Chiesa Cattolica. Infatti, si vede con frequenza, nella
Storia della Chiesa, che quando essa sembrava irrimediabilmente persa, e tutti
i sintomi di una prossima catastrofe sembravano minare il suo organismo,
sopravvennero sempre fatti che la mantennero viva contro ogni aspettativa dei
suoi avversari.
20 - Giovedì
Non si pensi
che la Chiesa debba la sua salvezza a Costantino, a Carlo Magno, a Don Giovanni
d’Austria... Ancor quando appare interamente abbandonata, e quantunque il
concorso dei mezzi di vittoria più indispensabili nell’ordine naturale sembrano
mancare, stiamo certi che la Santa
Chiesa non morirà. Come Nostro Signore, essa si rialzerà con le proprie forze
che sono divine. E quanto più sarà inspiegabile, umanamente parlando,
l’apparente risurrezione della Chiesa – apparente, lo accentuiamo, perché la
morte della Chiesa mai sarà reale, contrariamente a quella di Gesù – tanto più sarà
gloriosa la vittoria.
21 - Venerdì
In questi
giorni torbidi e malinconici [del 1943], abbiamo dunque fiducia. Ma confidiamo,
non in questa o quella potenza, non in questo o quell’uomo, non in questa o
quella corrente ideologica, per operare la reintegrazione di tutte le cose nel
Regno di Cristo, ma nella Provvidenza Divina che obbligherà nuovamente le acque
dei mari a spalancarsi, sposterà le montagne e farà tremare tutta la terra, se sarà
necessario affinché si adempia la divina promessa: “le porte degli inferi non
prevarranno contro di lei”.
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