martedì 21 marzo 2017

Bisogna credere all'esistenza del male

"Christianus alter Christus"
San Luigi IX, Re e Crociato nella sua prigionia

 Vademecum pliniano
365 Pensieri e Massime

Marzo 2017  [ IV ]

22 - Mercoledì
Perché tanto odio, Signore, perché tanto timore da dover sembrare necessario legare le Tue mani, ridurre al silenzio la Tua voce, sopprimere la Tua vita?
Per capire questa mostruosità, bisogna credere all'esistenza del male. Bisogna riconoscere che così sono gli uomini, che la loro natura si ribella facilmente contro il sacrificio, che quando prende il cammino della rivolta, non c'è infamia né disordine di cui non sia capace. Dobbiamo riconoscere che la tua Legge impone sacrifici, che è duro essere casto, essere umile, essere onesto, e di conseguenza è duro seguire la tua Legge.


23 - Giovedì
Adorabile Maestro, il Tuo giogo è soave, sì, il tuo peso e leggero. Però, non perché non sia amaro rinunciare a ciò che c’è di animalesco e di disordinato in noi, ma perché Tu stesso ci aiuti a farlo. E quando qualcuno Ti dice di no, comincia ad odiarti, a odiare ogni bene, tutta la verità, tutta la perfezione di cui Tu sei la personificazione stessa.

24 - Venerdì
...e se qualcuno non Ti ha alla portata di mano, in forma visibile, per scaricare il proprio odio satanico, allora colpisce la Chiesa, profana l'Eucaristia, bestemmia, propaga l'immoralità, predica la Rivoluzione.

25 - Sabato
Eccoti ammanettato, o Gesù mio: dove sono gli zoppi e i paralitici, i ciechi, i muti che  guaristi, i morti che risuscitasti, i posseduti che liberasti, i peccatori che  risollevasti, i giusti a cui  rivelasti la vita eterna? Perché questi non vengono a spezzare i lacci che legano le Tue mani?

26 - Domenica
Che paradosso curioso: i tuoi nemici continuarono a temere le tue mani, benché fossero legate, e per questo Ti uccisero; eppure i tuoi amici sembrarono meno consapevoli del tuo potere. Perché non ebbero fiducia in Te e fuggirono spaventati davanti a coloro che Ti perseguitarono. Perché?
Anche qui si rende palese la forza del male.

27 - Lunedì
I Tuoi nemici amarono talmente il male che, anche sotto le umiliazioni delle corde che Ti legarono, avvertirono tutta la forza del Tuo potere... e tremarono! Per essere sicuri, vollero trasformare in piaga la Tua ultima fibra di carne ancora sana, vollero versare l’ultima goccia del Tuo sangue, vollero vederTi esalare l’ultimo sospiro...

28 - Martedì
...e nemmeno allora furono tranquilli. Morto, infondevi ancora timore. Bisognava sigillare il Tuo sepolcro e circondare di guardie armate il Tuo cadavere. Tanto che l’odio al bene li rese perspicaci al punto di fargli percepire ciò che è indistruttibile in Te. Al contrario, i buoni non se ne resero conto con la stessa chiarezza. Ti reputarono sconfitto, perso; fuggirono per salvare la propria pelle. Ebbero solo occhi ed orecchie per prevedere il proprio rischio. In effetti, l’uomo diventa perspicace soltanto per quel che ama. E se vede più il proprio rischio che il Tuo potere, è perché ama più la propria vita che la Tua gloria.

29 - Mercoledì
O Signore, quante volte i Tuoi avversari tremarono davanti alla Chiesa, mentre io, miserabile, vedendola ammanettata ho creduto che tutto fosse perso! Ma quanta ragione ebbero i Tuoi nemici! Tu  risorgesti. Non soltanto le corde e i chiodi non servirono a niente, ma né la lapide del sepolcro, né il carcere e meno ancora la morte poterono trattenerTi. Sì, sei risorto!...

30 - Giovedì
...Che lezione! Vedendo la Chiesa perseguitata, umiliata, abbandonata dai suoi figli, negata dai costumi pagani e dalla scienza panteista di oggi, minacciata all'esterno dalle orde del comunismo e all’interno dall’insensatezza di quelli che vorrebbero venire a patti con il demonio, io esito, tremo, penso che tutto sia perduto.
Signore, mille volte no! Tu risorgesti per la Tua forza, e spezzasti i vincoli con cui i Tuoi avversari avevano preteso di trattenerTi nelle ombre della morte.

31 - Venerdí
La Tua Chiesa, divino Redentore, partecipa di questa forza interiore e può in qualsiasi momento distruggere tutti gli ostacoli da cui si vede circondata. La nostra speranza non è nelle concessioni, né nell’adattamento agli errori del secolo. La nostra speranza è in Te, Signore. Esaudisci le suppliche dei giusti, che ti pregano per mezzo di Maria Santissima. Invia, o Gesù, il Tuo Spirito, e sarà rinnovata la faccia della terra.


(Senza revisione dell'autore)

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