sabato 11 marzo 2017

Parola d'ordine: "Legategli le mani...

...perché fanno il bene!"

Vademecum pliniano
365 Pensieri e Massime

Marzo 2017  [ III ]

15 - Mercoledì
Perché il Signore fu ammanettato dai suoi carnefici? Perché impedirono il movimento delle sue mani, legandole con dure corde? Soltanto l'odio o il timore potrebbero spiegare perché si riduce così qualcuno all'immobilità e all'impotenza. Perché odiare queste mani? Perché averne timore?


16 - Giovedì
La mano è una delle parti più espressive e più nobili del corpo umano. Quando i Pontefici e i genitori benedicono, lo fanno con un gesto delle mani. Per pregare, l'uomo congiunge le mani o le alza verso il cielo. Quando vuole simboleggiare il potere impugna lo scettro. Quando vuole esprimere forza, impugna il gladio. Quando parla alle moltitudini, l’oratore sottolinea con le mani la forza del ragionamento con cui convince o l’espressione delle parole con cui commuove. È con le mani che il medico somministra i medicinali e l'uomo caritatevole soccorre i poveri, gli anziani, i fanciulli; e perciò gli uomini baciano le mani che fanno il bene, e ammanettano le mani che praticano il male.

17 - Venerdì
Le Tue mani, Signore, che cosa fecero? Perché furono legate?
Chi potrà esprimere, o Signore, la gloria che queste mani diedero a Dio quando su di esse si  posarono i primi baci della Madonna e di San Giuseppe? Chi potrà esprimere con quanta tenerezza fecero a Maria Santissima le prime carezze? Con quanta devozione si giunsero per la prima volta in atteggiamento di preghiera?
E con quanta forza, quanta nobiltà, quanta umiltà lavorarono nell’officina di San Giuseppe? Mani di Figlio perfetto, che cosa altro fecero nel focolare, se non il bene?

18 - Sabato
Quando la Tua vita pubblica ebbe inizio, fosti principalmente il Maestro che insegnava agli uomini il cammino del Cielo. E così, quando nel piccolo gregge dei tuoi eletti, insegnasti la perfezione evangelica, quando la Tua voce si alzò e sovrastò le folle estasiate e riverenti, le Tue mani si mossero segnalando la dimora celeste o condannando il crimine, aggiungendo alla parola tutti quei significati di cui l’arricchisce il gesto. E gli Apostoli e le moltitudini credettero in Te, e Ti adorarono, o Signore.
Mani di Maestro, ma anche mani di Pastore. Non soltanto insegnasti, ma guidasti. La funzione di guidare si esercita più propriamente sulla volontà, come quella d’insegnare più esattamente sull’intelligenza. E siccome è soprattutto mediante l’amore che si guidano le volontà, le Tue mani divine ebbero virtù misteriose e soprannaturali per vezzeggiare i più piccoli, accogliere i penitenti, guarire gli ammalati.

19 - Domenica
Ma queste mani, così soprannaturalmente forti che al loro imperio si piegarono tutte le leggi della natura, e ad un loro cenno il dolore, la morte, il dubbio fuggirono, queste mani avevano ancora un'altra funzione da esercitare. Non parlasti anche del lupo famelico? Saresti stato Pastore se Tu non lo avessi respinto?
Il lupo, sì... è innanzi tutto il demonio. Tu cacciasti il demonio, Signore, con terribile imperio, e di fronte alla Tua parola grave e dominatrice come il tuono, più nobile e più solenne di un canto di angeli, gli spiriti impuri fuggirono impauriti e vinti.
Come Pastore, le Tue mani divine non si  limitarono a brandire il bordone contro le potenze spirituali e invisibili che, a detta di San Paolo, infestano l’aria per perdere gli uomini. Esse  fustigarono anche il demonio e il male nei suoi agenti tangibili e visibili. Condannarono il male, considerato innanzitutto in senso astratto. Non ci fu vizio contro cui Tu non parlasti.

20 - Lunedì
Ma ugualmente il male nella sua pratica, nella misura in cui si concretizza negli uomini, e non solo negli uomini in generale,  ma in certe classi - i farisei per esempio - e non solo in certe classi ma in certi uomini visti molto in concreto: i venditori del tempio, immortalati nel Vangelo grazie al loro castigo esemplare.
In effetti si trattava non dei diritti meramente umani, ma della Causa di Dio. Poiché nel servizio di Dio ci sono momenti in cui il non recriminare, non fustigare equivale a tradire.

21 - Martedì
Queste mani che furono così soavi per uomini retti come l'innocente Giovanni e la penitente Maddalena, queste mani che furono così terribili per il mondo, il demonio, la carne, perché sono legate e ridotte in carne viva? Sarà forse per opera degli innocenti, dei penitenti? O piuttosto per opera di coloro che ricevettero il castigo meritato e contro questo castigo si ribellarono diabolicamente?
Sì, perché tanto odio, perché tanto timore da dover sembrare necessario legare le Tue mani, ridurre al silenzio la Tua voce, sopprimere la Tua vita?


(Senza revisione dell'autore)

Nessun commento:

Posta un commento