Vademecum pliniano
365 Pensieri e Massime
Gennaio 2017 [ I ]
1 - Domenica
A ventidue anni, all'incirca, ho letto il “Trattato
della Vera Devozione” di San Luigi Maria Grignion de Montfort e ho
capito che era molto bello rinnovare la Consacrazione alla Madonna a ogni
Capodanno. Come chi dice: finisco l’anno come schiavo della Madonna, e lo
inizio come Suo schiavo! Non ho abbandonato l'abitudine di pregare la Salve
Regina: la recito prima, e subito dopo viene la Consacrazione.
2 - Lunedì
Dobbiamo
chiedere il coraggio di essere soli come lo erano loro [i Re Magi]. Soli nel
mondo pagano, ma in attesa della stella, in attesa dell'ora di Dio, per
compiere la Sua volontà quando questa si fosse presentata, e compierla con
tutta la fedeltà e puntualità, nell'ora in cui si fosse presentata. Quell'ora,
per loro, fu consolatrice: fu il momento in cui il Bambino Gesù nacque...
3 - Martedì
...Quell'ora,
per noi, deve essere l'ora dell'adempimento delle profezie di Fatima. Comunque
vadano le cose, arriverà per noi un momento molto preciso in cui una stella ci
dirà che quell'ora tanto attesa è giunta...
4 - Mercoledì
...Non sarà
una stella esteriore, ma una voce interiore. Sarà una convinzione che i tempi
si sono compiuti, che l'ora di tutte le lotte e di tutte le battaglie decisive
è felicemente arrivata. Dobbiamo prepararci per quell'ora, in modo da essere
modelli di zelo e fedeltà come furono i Re Magi, essendo da adesso modelli di
fedeltà nei momenti di isolamento.
5 - Giovedì
Riguardo all’adorazione
dei Re Magi, dobbiamo fare questa considerazione: il valore che hanno, nei
piani della Provvidenza, le cose con carattere rappresentativo e simbolico. Non
v’è un solo commentatore dell’adorazione dei Magi, che non asserisca la convenienza
che questi venissero ad adorare Nostro Signore per rappresentare i gentili che sin
dal principio si avvicinerebbero alla sua culla; ed anche la convenienza che
fossero magi, per rappresentare tutta la sapienza antica nel prestare omaggio a
Gesù.
6 - Venerdì
Con i Re Magi
abbiamo degli uomini provenienti da razze diverse, - incluso uno nero –
rappresentando tutto il mondo antico e tutta la sapienza antica nell'omaggiare il
Signore, sotto forma ben conosciuta di oro, incenso e mirra. Ma rappresentando il mondo a quale titolo e in che modo?
Quasi nessuno seppe che loro ci stessero andando; non ricevettero nessuna delega
per andarci eppure costituivano una vera rappresentanza, perché la ragione per cui
andarono non era un motivo individuale, ma una ragione di rappresentanza. Come si
vede, è una cosa tutta simbolica. Essi stavano rappresentando quei popoli
perché Gesù volle che ne fossero i rappresentanti, e che ci andassero perché il
Signore li chiamò in qualità di rappresentanti: Egli volle i rappresentanti di
quei popoli, scelse chi li rappresenterebbe e la rappresentazione si avverò. E questo
valse, con il suo carattere simbolico, nonostante non ci fosse alcun suffragio di
qualsiasi specie e nessuna delega accreditandoli ai piedi del Bambino Gesù.
7 - Sabato
[Dalla
rappresentanza svolta dai Re Magi] ci si può domandare se da questa verità si
può trarre qualcosa di applicabile a noi. Infatti, anche noi siamo pochi; anche
noi rappresentiamo una minoranza molto ridotta e talmente ristretta che quando
ci sentiamo in molti – "molti" non nel senso di una massa di popolazione,
ma soltanto a confronto con l’ambito normale delle relazioni di un uomo - ci si
stupisce, talmente è antinaturale al giorno d'oggi che persone come noi siano
numerose.
Eppure,
rappresentiamo il dovere della fedeltà; e ai piedi della Chiesa perseguitata,
ai piedi della Chiesa umiliata, ai piedi della Chiesa strattonata nella peggiore
delle confusioni della sua storia, la Madonna ha voluto che rappresentassimo la
fedeltà, la purezza, l’ortodossia, l’intrepidezza, lo spirito di iniziativa, di
attacco, di azione, proprio nel momento in cui tutto dovrebbe parlare di
ritirata, di cedimento e di fuga.
(Senza revisione
dell'autore)
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