martedì 3 gennaio 2017

Il coraggio di essere soli, ma in attesa dell'ora di Dio


Vademecum pliniano
365 Pensieri e Massime

Gennaio 2017  [ I ]

1 - Domenica
A ventidue anni, all'incirca, ho letto il “Trattato della Vera Devozione” di San Luigi Maria Grignion de Montfort e ho capito che era molto bello rinnovare la Consacrazione alla Madonna a ogni Capodanno. Come chi dice: finisco l’anno come schiavo della Madonna, e lo inizio come Suo schiavo! Non ho abbandonato l'abitudine di pregare la Salve Regina: la recito prima, e subito dopo viene la Consacrazione.


2 - Lunedì
Dobbiamo chiedere il coraggio di essere soli come lo erano loro [i Re Magi]. Soli nel mondo pagano, ma in attesa della stella, in attesa dell'ora di Dio, per compiere la Sua volontà quando questa si fosse presentata, e compierla con tutta la fedeltà e puntualità, nell'ora in cui si fosse presentata. Quell'ora, per loro, fu consolatrice: fu il momento in cui il Bambino Gesù nacque...

3 - Martedì
...Quell'ora, per noi, deve essere l'ora dell'adempimento delle profezie di Fatima. Comunque vadano le cose, arriverà per noi un momento molto preciso in cui una stella ci dirà che quell'ora tanto attesa è giunta...

4 - Mercoledì
...Non sarà una stella esteriore, ma una voce interiore. Sarà una convinzione che i tempi si sono compiuti, che l'ora di tutte le lotte e di tutte le battaglie decisive è felicemente arrivata. Dobbiamo prepararci per quell'ora, in modo da essere modelli di zelo e fedeltà come furono i Re Magi, essendo da adesso modelli di fedeltà nei momenti di isolamento.

5 - Giovedì
Riguardo all’adorazione dei Re Magi, dobbiamo fare questa considerazione: il valore che hanno, nei piani della Provvidenza, le cose con carattere rappresentativo e simbolico. Non v’è un solo commentatore dell’adorazione dei Magi, che non asserisca la convenienza che questi venissero ad adorare Nostro Signore per rappresentare i gentili che sin dal principio si avvicinerebbero alla sua culla; ed anche la convenienza che fossero magi, per rappresentare tutta la sapienza antica nel prestare omaggio a Gesù.

6 - Venerdì
Con i Re Magi abbiamo degli uomini provenienti da razze diverse, - incluso uno nero – rappresentando tutto il mondo antico e tutta la sapienza antica nell'omaggiare il Signore, sotto forma ben conosciuta di oro, incenso e mirra. Ma rappresentando il mondo a quale titolo e in che modo? Quasi nessuno seppe che loro ci stessero andando; non ricevettero nessuna delega per andarci eppure costituivano una vera rappresentanza, perché la ragione per cui andarono non era un motivo individuale, ma una ragione di rappresentanza. Come si vede, è una cosa tutta simbolica. Essi stavano rappresentando quei popoli perché Gesù volle che ne fossero i rappresentanti, e che ci andassero perché il Signore li chiamò in qualità di rappresentanti: Egli volle i rappresentanti di quei popoli, scelse chi li rappresenterebbe e la rappresentazione si avverò. E questo valse, con il suo carattere simbolico, nonostante non ci fosse alcun suffragio di qualsiasi specie e nessuna delega accreditandoli ai piedi del Bambino Gesù.

7 - Sabato
[Dalla rappresentanza svolta dai Re Magi] ci si può domandare se da questa verità si può trarre qualcosa di applicabile a noi. Infatti, anche noi siamo pochi; anche noi rappresentiamo una minoranza molto ridotta e talmente ristretta che quando ci sentiamo in molti – "molti" non nel senso di una massa di popolazione, ma soltanto a confronto con l’ambito normale delle relazioni di un uomo - ci si stupisce, talmente è antinaturale al giorno d'oggi che persone come noi siano numerose.
Eppure, rappresentiamo il dovere della fedeltà; e ai piedi della Chiesa perseguitata, ai piedi della Chiesa umiliata, ai piedi della Chiesa strattonata nella peggiore delle confusioni della sua storia, la Madonna ha voluto che rappresentassimo la fedeltà, la purezza, l’ortodossia, l’intrepidezza, lo spirito di iniziativa, di attacco, di azione, proprio nel momento in cui tutto dovrebbe parlare di ritirata, di cedimento e di fuga.

(Senza revisione dell'autore)


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