martedì 29 dicembre 2015

La gloria di Dio, un aspetto secondario del Natale?


Riposate, Signore, nel vostro poverissimo quanto augustissimo presepio, sotto lo sguardo della Vergine, vostra Madre, che riversa su Voi i tesori ineffabili del suo rispetto e della sua tenerezza. Mai una creatura adorò con così profonda e rispettosa umiltà il suo Dio. In nessun tempo un cuore materno amò più affettuosamente suo figlio. Reciprocamente, mai Dio amò tanto una mera creatura. E in nessun momento un figlio amò tanto pienamente, tanto interamente, tanto sovrabbondantemente sua madre. Tutta la realtà di questo sublime dialogo di anime può essere racchiusa in queste parole, che indicano qui un intero oceano di felicità e che, in un'occasione ben diversa, avreste detto un dì dall'alto della Croce: "Madre, ecco tuo figlio. Figlio, ecco tua madre" (Giov. 19, 26). E, considerando la perfezione di questo reciproco amore, tra Voi e vostra Madre, udiamo il cantico angelico che si innalza dalle profondità di ogni anima cristiana: "Gloria a Dio nel più alto dei Cieli, e pace in Terra agli uomini di buona volontà" (Luca 2, 14).

venerdì 25 dicembre 2015

"Hodie in Terra canunt Angeli, laetantur Archangeli, hodie exsultant justi"

La festa del Santo Natale occupa sicuramente un posto importante nella liturgia. (…) La nascita del Divin Salvatore costituisce di per se stessa un avvenimento d’infinito valore per il genere umano. Il Verbo di Dio avrebbe potuto unirsi ipostaticamente a qualcuno degli angeli più santi e rutilanti delle sfere celesti. Tuttavia ha preferito essere uomo, farsi carne, appartenere per l’umanità alla discendenza di Adamo. Dono assolutamente gratuito, per noi nobilitante, d’ineffabile valore, punto di partenza storico di altri doni a noi dati, anch’essi insondabili.

lunedì 21 dicembre 2015

Difendiamo il Presepe, che ci richiama alla santa Grotta


Spunti di Teologia della Storia
Il Centro di tutti i mondi
La santa Grotta illumina vaste regioni nella mente di Dio e ce le rivela con un misto di simboli e di realtà, che ci offre. Cosa ci rivela infatti la rossastra lanterna, che il vento fa oscillare tra le mani di S. Giuseppe? Il centro della santa Grotta è ancora ascoso al nostro sguardo.

sabato 19 dicembre 2015

Inginocchiati davanti al Presepio, da contro-rivoluzionari


Commemoriamo ancora una volta, Signore, la festa del Vostro Santo Natale. Ancora una volta la Cristianità si appresta a venerarvi nella mangiatoia di Betlemme, sotto il brillare della stella o sotto la luce, ancora più luminosa e fulgente, degli occhi dolci e materni di Maria.

mercoledì 16 dicembre 2015

L’autentico pensatore dev’essere anche un osservatore della realtà palpabile di tutti i giorni





Fu nel mensile "Catolicismo" che ho creato e mantenuto, per diversi anni, la rubrica "Ambientes, Costumes, Civilizações", da molti indicata come l’espressione ricca e originale di una scuola di elaborazione intellettuale. Questa rubrica constava dell’analisi comparativa di aspetti del presente e del passato, avendo come oggetto monumenti storici, fisionomie caratteristiche, opere d’arte o di artigianato, presentati al lettore attraverso fotografie.





Tali analisi, fatte alla luce dei princìpi che ho esplicitato in "Rivoluzione e Contro-Rivoluzione", mirava a mostrare che la vita di tutti i giorni, nei suoi aspetti apicali o correnti, è suscettibile di essere penetrata dai più elevati princìpi della filosofia e della religione. E non solo penetrata, ma anche utilizzata come mezzo adeguato per affermare oppure, talora, per negare tali princìpi, per certo in modo implicito, ma insinuante ed efficace
In modo tale che, spesso, le anime sono modellate molto di più dai princìpi vivi che pervadono e imbevono gli ambienti, i costumi e le civiltà, che dalle teorie, talora stereotipe e perfino mummificate, prodotte trascurando la realtà in qualche isolato luogo di lavoro o messe in letargo in qualche polverosa biblioteca.
Da ciò la tesi di "Ambientes, Costumes, Civilizações" consistente nel fatto che l’autentico pensatore dev’essere anche, normalmente, un osservatore che analizza la realtà concreta e palpabile di tutti i giorni. Se cattolico, questo pensatore deve inoltre cercare di modificare questa stessa realtà nei punti in cui contraddica la dottrina cattolica.

                                  















Perché questa pagina nel nostro sito?


Un apostolato specializzato:
la diffusione delle “virtù dimenticate”

È necessario mettere in risalto le massime che
il demonio, il mondo e la carne si adoperano ad ogni momento
a relegare in secondo piano

Un amico mi diceva che, tra le diverse sezioni di "Catolicismo" lo infastidiva specialmente quella intitolata “Verità dimenticate”.

venerdì 11 dicembre 2015

Ad alternanza, violenta o disarmata, procede comunque l'invasione dell'Europa

A  senso unico:
a Roma si innalza la moschea...
...ma alla Mecca non è permesso qualsiasi tempio di un'altra religione

Molto si discute sulla possibilità di distinguere fra un islam “moderato” e uno “radicale”. Senza negare che vi sono musulmani con i quali è possibile stabilire rapporti civili, è anche ovvio che, sin dai primordi, l’islam ha avuto una fortissima componente guerrafondaia. Questa risale allo stesso Maometto che, dopo aver sterminato gli oppositori a Medina, intraprese non meno di ottanta battaglie di aggressione. Il suo ultimo ordine, poco prima di morire, fu di invadere i confini meridionali dell’Impero bizantino.