sabato 26 marzo 2016

La Croce, vessillo di battaglia (fine)


Nel 1714, San Luigi Maria Grignion da Montfort scrisse la
«Lettera circolare agli Amici della Croce»,
indirizzata ai membri di un’associazione laicale di Nantes di cui era ispiratore.

“Siate fortemente uniti nello spirito e nel cuore. Tale vostra unione è di molto più salda e più temibile contro il mondo e l’inferno, di quanto non lo siano, per i nemici di uno Stato, le forze esterne di una nazione compatta. I demoni si uniscono per perdervi; voi unitevi per abbatterli”.
Questo brano mi piace tanto, perché ha un senso profondissimo di saggezza e di realtà.

La Croce, vessillo di battaglia (seconda parte)


Nel 1714, S. Luigi Maria Grignion da Montfort scrisse la
«Lettera circolare agli Amici della Croce»,
indirizzata ai membri di un’associazione laicale di Nantes di cui era ispiratore.

Ecco un altro brano della «Lettera circolare agli Amici della Croce»:
“Amici della Croce, alunni di un Dio crocifisso! Il mistero della Croce è sconosciuto ai Gentili, respinto dagli Ebrei e disprezzato dagli eretici e dai cattivi cattolici. Eppure è questo il grande mistero che dovete apprendere sperimentalmente alla scuola di Gesù Cristo e che solo da lui potete imparare. Cerchereste invano in tutte le scuole di pensiero dell’antichità un filosofo che l’abbia insegnato; invano chiedereste consiglio alla luce dei sensi e della ragione. Solo Gesù Cristo, con la sua grazia vittoriosa, può farvi conoscere e gustare tale mistero.

giovedì 24 marzo 2016

La Croce, vessillo di battaglia (prima parte)


Nel 1714, S. Luigi Maria Grignion da Montfort scrisse la
«Lettera circolare agli Amici della Croce»,
indirizzata ai membri di un’associazione laicale di Nantes di cui era ispiratore.

La «Lettera circolare agli Amici della Croce» cattura la mia attenzione sin dal suo inizio: un titolo così glorioso per un’opera talmente breve che l’autore ha voluto darle la forma di una lettera.
Ovviamente, S. Luigi Grignion aveva in vista una determinata categoria di persone. Non conosco la storia di quest’opera, ma a giudicare dal titolo mi sembra evidente che si tratta di un documento destinato a infervorare un certo gruppo di persone che egli conosceva e che erano già particolarmente amiche della Croce; quindi, in un’epoca diversa dalla nostra, così poco amica della Croce.

mercoledì 23 marzo 2016

Contemplando la Sacra Sindone


La Sacra Sindone è particolarmente emozionante perché ci offre una "fotografia" di Nostro Signore Gesù Cristo. Ovviamente, è la fotografia di un morto, di un cadavere che, del resto, subì tormenti inenarrabili prima di morire, e ne rimase perciò sfigurato.

Passio Christi, conforta me


Abbiamo bisogno di molta carità, ma una carità cristiana, non una qualsiasi filantropia. Perché? Semplicemente perché, senza la Chiesa di Nostro Signore Gesù Cristo, non c’è vera carità. Non nego che ci possano essere persone che fanno del bene agli altri. In questo caso, ci troviamo di fronte a ciò che il grande Pio X chiamava un “profumo di Fede”. La carità, però, è solo quella cristiana.

giovedì 10 marzo 2016

Peggio delle droghe


Quando si parla di “dipendenza”, saltano subito in mente le droghe, tutte pericolosissime. Vi è, però, una dipendenza per certi versi molto peggiore della marijuana o della cocaina: i videogiochi su internet. Lo dicono gli esperti – psicologi, educatori, sociologi – sempre più preoccupati per questa che, da più parti, comincia a essere chiamata la “dipendenza del secolo XXI”.