sabato 14 novembre 2009

Il castello-cigno

Chenonceaux, uno dei "gioielli" della Valle della Loira, in Francia, fu costruito tra il 1515 e il 1522 sulle fondamenta di un antico mulino sul fiume Cher, affluente della Loira.

lunedì 26 ottobre 2009

Il Canada riconosce la “doppia maternità” per le coppie lesbiche

Quattro coppie di lesbiche dello Stato canadese dell'Ontario hanno ottenuto dalla magistratura federale che i loro figli, avuti grazie all'inseminazione artificiale da donatori anonimi, vengano classificati nello stato di famiglia come figli della coppia lesbica, per cui entrambe le conviventi diventano legalmente "genitori" dei figli di una di loro.

lunedì 19 ottobre 2009

giovedì 15 ottobre 2009

Il gallo, il papero e la decadenza dell’occidente

Per capire il processo di decadenza per cui  passa l'Occidente nei nostri giorni - un processo di spregio che va di pari passo con un percorso causato dalla Rivoluzione multisecolare, tendente a rendere tutte le cose "bigie" - userò due metafore, entrambe ispirate ai colori: l'oro e il grigio.

mercoledì 16 settembre 2009

150° anniversario del "dies natalis" di Giovanni Maria Vianney

Brani della lettera del Santo Padre Benedetto XVI per l'indizione dell'anno sacerdotale in occasione del 150° anniversario del "dies natalis"di Giovanni Maria Vianney (16 giugno 2009).

domenica 13 settembre 2009

sabato 22 agosto 2009

Il secolo della morte, della guerra e del peccato

Leone XIII, nella sua lettera apostolica “Pervenuti all’anno vigesimo quinto” (parte I e Parte II) [19-3-1902], insegna che il mondo contemporaneo, con il suo progresso, le sue crisi, la sua opulenza e la sua debolezza, è figlio di due influenze non solo diverse, ma perfino contrastanti.

mercoledì 19 agosto 2009

La crociata del secolo XX

Nel Medioevo i crociati versarono il loro sangue per liberare il sepolcro di nostro Signore Gesù Cristo dalle mani degli infedeli e fondare un regno cristiano in Terra Santa.

venerdì 14 agosto 2009

lunedì 10 agosto 2009

L'utopia e il messaggio

Circostanze diverse – e assolutamente involontarie – mi hanno impedito, fino a questo momento, di scrivere sulla visita di Giovanni Paolo II in Brasile.

lunedì 3 agosto 2009

Lettera di encomio del Vaticano a Plinio Corrêa de Oliveira

Lettera inviata all’autore, a nome del Sommo Pontefice, dall’Ecc.mo e Rev.mo Monsignor G. B. Montini, Sostituto alla Segreteria di Stato di S. S. Pio XII  [elevato in seguito al trono pontificio come S. S. Paolo VI].

sabato 18 luglio 2009

Gli abitanti delle favelas tra mito e realtà

Una delle più audaci mistificazioni della Rivoluzione consiste nel presentare il popolo come se fosse un mare magnum cupo, agitato, disordinato, sempre pronto ad esplodere.

venerdì 3 luglio 2009

Abilità, superabilità o rantolo

Le tredici TFP hanno dimostrato con assoluta precisione, nel loro recente Messaggio sul socialismo autogestionario francese, che esso serve, volens, nolens, all'imperialismo ideologico mondiale rosso.

giovedì 11 giugno 2009

Tony Blair, un cavallo di troia?

“In un mondo che cambia, il Vangelo non muta. Date voi per primi testimonianza di una vita convertita e perdonata”. (Benedetto XVI, Verona,19 ottobre 2006)

mercoledì 13 maggio 2009

Spunti per una meditazione nel 92° anniversario dell'apparizione della Madonna a Fatima

Della prefazione del professor Plinio Corrêa de Oliveira alla prima edizione nordamericana – uscita a New York nei primi mesi del 1985 – dell’opera "Fatima, messaggio di tragedia o di speranza?" di Antonio A. Borelli.

lunedì 4 maggio 2009

Nobiltà d'animo della Madonna

Se ci mettessimo ad analizzare la vita interna delle nazioni, noteremmo uno stato di agitazione, di disordine, di esplosione di appetiti e di ambizioni, di sovversione di tutti i valori, che ci porta verso il caos.

sabato 25 aprile 2009

La battaglia di Lepanto e la Madonna del Santo Rosario



Il trionfo della fiducia

Le fonti cattoliche che raccontano la battaglia di Lepanto spesso non menzionano un dato importantissimo, che è presente in alcune fonti musulmane. Queste ultime dicono – e fin qui tutte le fonti cattoliche sono d’accordo – che ci fu un determinato momento in cui la situazione dei cattolici sembrava disperata. C’era stato uno scontro terribile fra le due armate a bordo delle navi, e in questo scontro, a un certo momento, noi cattolici stavamo battendo in ritirata e la situazione sembrava completamente persa.

All’improvviso, quando meno lo si attendeva, i musulmani cominciano a indietreggiare, e qualcuno di loro cui si chiede che cosa stia succedendo risponde che è apparsa in cielo una Signora in abiti da regina e li ha guardati con uno sguardo così terribile che è mancato loro del tutto il coraggio e sono fuggiti.

Riflettiamo su questa situazione. Si tratta di una battaglia navale, la maggiore fino ad allora combattuta nella storia, che creava una “suspense” in tutta la Cristianità, perché lì si giocava in un certo senso il futuro dell’Europa.

L’Europa era miseramente divisa fra cattolici e protestanti: i protestanti avevano aperto una breccia nel seno della Cristianità e i Paesi cattolici, già provati dalla lotta contro i protestanti, non sarebbero riusciti a resistere se nel Sud dell’Italia fossero sbarcate forze musulmane importanti. Roma sarebbe caduta nelle mani dei musulmani e non si sa chi avrebbe potuto fermare la loro avanzata. Umanamente parlando, la causa cattolica sembrava perduta.

In questa immensa battaglia navale combattevano quattro potenze cristiane:
  • la Spagna, la maggiore potenza del tempo;
  • Venezia, che era una potenza navale apprezzabile ma soprattutto aveva molto denaro, con cui contribuiva a questa crociata;
  • Genova, che offriva un grande ammiraglio, Andrea Doria, per guidare le sue navi nella battaglia;
  • e una piccola squadra del Papa, che era quanto poteva mettere in campo perché tutte le forze cattoliche fossero presenti di fronte a un nemico tanto potente e brutale.

Le sorti della battaglia erano incerte. Le descrizioni concordano nel dirci che fu terribile, una carneficina tremenda. I cattolici abbordavano le navi musulmane, alcuni musulmani erano già sulle barche cattoliche, si uccideva e si moriva da una parte e dall’altra, le navi si scontravano e alcune andavano in pezzi. Navi che affondano, gente gettata in mare con l’armatura che dopo qualche tentativo di restare a galla annega. Tuonare di cannoni, rumori tremendi, confusione. E i cattolici che arretrano…

In questo momento della lotta, il comandante Don Giovanni d’Austria invoca l’aiuto di Nostra Signora e le forze cattoliche fanno ricorso alla fede, chiedendo alla Madonna che scenda in campo al loro fianco.

Possiamo immaginare lo sforzo di Don Giovanni d’Austria per raccogliersi e prendere, per così dire, le distanze dalla battaglia. Sta in mezzo alla lotta, con un nemico alle spalle e uno di fronte, colpendone uno che gli arriva contro e non sapendo da che parte voltarsi. A questo punto tuttavia prende una distanza mentale dall’avvenimento per volgersi alla sua fede, per guardare alle sorti generali della battaglia e accorgersi che la sta perdendo, benché i cattolici moltiplichino i loro sforzi con grande zelo.

Immaginiamo lo spirito di fede di chi lotta e non si arrende, di chi dà la vita per una causa che dal punto di vista umano sembra molto compromessa. Ma questo prima che intervenga Nostra Signora!
Si può dire che sperò contro ogni speranza, che ebbe fiducia contro le ragioni che lo inducevano a disperare. In effetti umanamente non c’era speranza e non fu per ragioni umane che i musulmani si ritirarono. Ma nello stesso tempo fu per la fiducia che avevano nell’intervento di Nostra Signora che Ella apparve nel punto più alto del cielo.

Curiosamente sembra che l’abbiano vista i nemici ma non i cattolici. Le truppe islamiche comunque fuggirono. Questo significa che quei combattenti cattolici ebbero il merito della fede pura, della fede oscura: non videro il miracolo, ma sentirono gli effetti del miracolo. Fu necessario che il nemico raccontasse del miracolo, che i nemici spiegassero perché erano fuggiti per rendersi conto che in effetti la preghiera era stata esaudita.

Quanta fede in questa situazione critica, in questa giornata storica! La battaglia era persa, o quasi persa. Avrebbero potuto pensare: “Salviamo almeno la pelle, arrendiamoci. Se combatto sono morto, se mi arrendo diventerò schiavo dei musulmani ma qualcuno pagherà il riscatto per me e dopo qualche mese sarò libero”. Non lo pensarono. Ciascuno si disse: “Vedo in mare come si dibattono nelle ultime angustie uomini che stanno morendo della stessa morte che mi attende. Ho fiducia che se muoio volerò in Cielo come martire, ma ho anche fiducia nella possibilità della vittoria”.
Di fatto questa fiducia fu premiata, e vinsero la battaglia.

Plinio Corrêa de Oliveira




Che cosa era un Santo do dia
nella quotidianità della famiglia di anime pliniana?

Dal 1964, a richiesta dei suoi primi discepoli e co-fondatori della TFP, alla fine della riunione diaria il Prof. Plinio Corrêa de Oliveira si dispose a svolgere un commento sulla fisionomia del santo del giorno e, naturalmente super omnes, quelle del Divino Redentore e di sua Madre Santissima.
Così nacque, organicamente, la consuetudine del “Santo do dia” e, lungo i decenni, ne susseguì una bellissima galleria, di cui abbiamo letto un esempio.









martedì 17 marzo 2009

venerdì 13 febbraio 2009

Ricordando un’intervista molto opportuna

Il Vescovo Rino Fisichella, Rettore della Pontificia Università Lateranense e Cappellano della Camera dei deputati, spiega i motivi del no alle esequie religiose per Welby.

giovedì 12 febbraio 2009

mercoledì 11 febbraio 2009

La scomunica, opera di carità sociale

Il governatore dello Stato del Kansas (USA), Kathleen Sebelius, è stata interdetta dalla Santa Comunione con un provvedimento dell'Arcivescovo di Kansas City, Mons. Joseph F. Naumann, a causa delle sue posizioni favorevoli all'aborto.

venerdì 16 gennaio 2009

Considerazioni sulla cultura cattolica

Che cos’è la cultura? A questa domanda sono state date risposte molto diverse, ispirate alcune alla filologia, altre a sistemi filosofici o sociali di ogni genere.

mercoledì 14 gennaio 2009