venerdì 25 aprile 2014

Ricordando la grazia del sorriso-promessa

26 Aprile

Madonna del Buon Consiglio



Nel 1985, i Padri Agostiniani, sul loro periodico “Madre del Buon Consiglio”, a Genazzano, chiesero e pubblicarono una testimonianza del nostro Fondatore per illustrare questa sua particolare devozione alla Vergine Santissima. Ecco la richiesta e l’edificante risposta.

  
Da tempo eravamo sorpresi e ammirati nel vedere spesso dei giovani stranieri raccolti en profonda preghiera nella cappella della Madonna. Un bel giorno abbiamo voluto conoscerli chiedendo loro perché venivano così spesso a pregare nel nostro Santuario. Ci hanno detto che si sentivano molto attratti dalla bellissima Immagine della Madonna del Buon Consiglio, che si è manifestata con speciali favori al fondatore della loro Associazione: Plinio Corrêa de Oliveira. Abbiamo allora espresso il desiderio di poter avere una testimonianza del fatto, e gentilmente il Signor Plinio ci ha inviato dal Brasile la ‘Dichiarazione’ che pubblichiamo.

                                           
DICHIARAZIONE








"Nel dicembre del 1967, avendo io 59 anni di età, fui colpito da una violenta crisi di diabete. Ne derivò una cancrena al piede destro, che indusse il chirurgo che mi curava a fare una amputazione delle quattro falangi minori. Tale misura non fu presa senza esitazione, poiché egli temeva profondamente che la cancrena si propagasse a tutto il piede, rendendo necessaria una amputazione più ampia. In questo caso, non sarebbe preferibile procedere in una sola volta a questa amputazione maggiore? Tuttavia continuai il ricovero con l'assistenza medica.

"Successe però, qualche tempo prima di questo fatto, che io avessi letto accidentalmente un libro intitolato 'La Vierge Mère du Bon Conseil', di Mons. George F. Dillon (Desclée de Brouwer, Bruges, 1885). Durante la lettura, sperimentavo nella mia anima una sensibile consolazione.

"Avendo viaggiato in Italia prima che mi ammalassi, il mio amico Dott. Vicente Ferreira, mi fece la gentilezza di portarmi da Genazzano una stampa rappresentante il venerato quadro di Nostra Signora del Buon Consiglio. Questa stampa mi giunse nel momento di una prova spirituale che mi faceva soffrire molto più dell'infermità fisica.


"Dal 1960, ero presidente del Consiglio Nazionale della Società Brasiliana per la Difesa della Tradizione, Famiglia e Proprietà. Alcune circostanze, che non mi sembra il caso di menzionare, mi infondevano la certezza che fosse nei disegni della Provvidenza che questa associazione realizzasse una grande azione nel Brasile ed in tutta l'America del Sud, e anche in altri continenti, al servizio della Cristianità. D'altro lato, ero certo che la mia morte in quella situazione avrebbe portato alla rovina lo sforzo per l'opera che allora iniziava a fiorire con vigore, e che desideravo ardentemente portare a compimento per la maggior gloria di Nostra Signora prima di morire. A causa di ciò ero in uno stato di vera ansietà riguardo le incertezze sulla mia situazione clinica e chirurgica.

"Il giorno 16 dicembre, un altro amico, Dott. Martim Afonso Xavier da Silveira Jr., mi consegnò la suddetta stampa da parte del Dott. Vicente Ferreira. Quando la fissai, ebbi l'insperata impressione che la figura di Nostra Signora, pur non mutando in nulla, mi esprimesse una ineffabile e materna dolcezza, che mi confortava e mi infondeva nell'anima —non so come— la convinzione che la Santissima Vergine mi prometteva che non sarei morto senza aver prima realizzato l'opera desiderata. Ciò mi infuse una grande soavità nell'anima. Anche ora conservo intatta la stessa convinzione. E, per il favore di Nostra Signore, questa opera ha prosperato ammirevolmente, avvalorando la speranza che la meta sarebbe stata raggiunta.

"Nell'occasione in cui fui beneficiato dalla grazia del sorriso-promessa di Nostra Signora di Genazzano, non dissi nulla alle persone che mi erano intorno. Solo molto più tardi ne parlai agli amici. Due di questi, che mi tenevano compagnia in ospedale quando ricevetti la stampa, nell'udire la mia narrazione, affermarono di aver notato che la figura della Madre del Buon Consiglio mi fissava con molto compiacimento, il che attirò loro molto l'attenzione. Essi non avevano notato, tuttavia, il sorriso-promessa a cui alludevo. Essi sottoscrivono con me questa dichiarazione.

"Grazie anche alla Santissima Vergine, la mia salute all'epoca migliorò in modo tale da sorprendere il chirurgo. In conseguenza di ciò la seconda operazione non si rese necessaria.

"È con il cuore traboccante di amore e di gratitudine alla Madonna del Buon Consiglio di Genazzano che scrivo la presente dichiarazione.



San Paolo, 10 maggio 1985"


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