domenica 3 aprile 2016

Teologia della Storia senza illusioni bigotte


Per te, mio Signore, [...] tutto è stato predisposto dall'inferno per farti soffrire, sia nell'anima che nel corpo. Quest'odio immenso non contiene per me nessuna lezione? Povero me, che non la comprenderò mai a sufficienza senza giungere a esser santo.


Fra Te e il Demonio, fra il bene e il male, fra la verità e l'errore, vi è un odio profondo, inconciliabile, eterno. Le tenebre odiano la luce, i figli delle tenebre odiano i figli della luce, la lotta fra gli uni e gli altri durerà fino alla consumazione dei secoli, e non vi sarà mai pace fra la stirpe della Donna e la stirpe del Serpente...

Per comprendere l'estensione incommensurabile, l'immensità di questo odio, si osservi tutto quanto ha osato fare. Ecco il Figlio di Dio trasformato, nell'espressione della Scrittura, in un lebbroso nel quale non vi è niente di sano, in un essere che si contorce come un verme sotto l'azione del dolore, detestato, abbandonato, inchiodato su una croce fra due volgari ladroni. Il Figlio di Dio: che grandezza infinita, inimmaginabile, assoluta, si racchiude in queste parole! Ma ecco quanto l'odio ha osato contro il Figlio di Dio!

E tutta la Storia del mondo, tutta la Storia della Chiesa non è altro che questa lotta inesorabile fra quanti sono di Dio e quanti sono del Demonio, fra quanti sono della Vergine e quanti sono del Serpente. Lotta nella quale non vi sono soltanto equivoci dell'intelligenza, non vi è soltanto debolezza, ma anche malizia, malizia deliberata, colpevole, peccaminosa, nelle schiere angeliche e umane che seguono Satana.

Ecco quanto bisogna dire, notare, ricordare, sottolineare, proclamare, e di nuovo ricordare ai piedi della croce. Perché siamo fatti in modo tale, e il liberalismo ci ha sfigurati a tal punto, da essere sempre propensi a dimenticare questo aspetto imprescindibile della Passione.

Lo sapeva bene la Vergine delle Vergini, la Madre di tutti i dolori, che partecipava alla Passione vicina a suo Figlio. Lo sapeva bene l'Apostolo vergine che ai piedi della croce ha ricevuto Maria come Madre, e con ciò ha avuto il maggior legato che mai fu dato a un uomo di ricevere. Infatti, vi sono certe verità che Dio ha riservato ai puri e nega agli impuri.

Madre mia, nel momento in cui perfino il buon ladrone ha meritato perdono, chiedi a Gesù di perdonarmi tutta la cecità con cui ho preso in considerazione l'opera delle tenebre che si trama attorno a me.

Plinio Corrêa de Oliveira

(Via Crucis - "XIª stazione, Gesù inchiodato sulla croce" - 1959)
(I grassetti sono nostri) 




Nessun commento:

Posta un commento