venerdì 9 settembre 2016

Sicilia urgente: attenti al "poco a poco"...


La notizia

Avantieri, 7 settembre, Elisabetta Cinà, 49 anni, e Serenella Fiasconaro, 46, si sono unite civilmente a Palermo.

Tre giorni prima, durante la Santa Messa domenicale, Padre Cosimo Scordato, parroco di San Saverio, chiesa del rione dell'Albergheria nel centro storico palermitano, aveva già presentato ai fedeli questa coppia lesbica (che chiedeva la benedizione delle "fedi"!), dicendo:


"di pregare per la loro vita insieme"...

"che è una scelta che guarda al futuro"...

Ed ha annunciato di voler ripetere la formula utilizzata, anche per altre coppie omosessuali:

Il mio auspicio è che un giorno la Chiesa accetti di benedire anche le relazioni omosessuali" [come a Sodoma e Gomorra ndr.]...

"Le cose si cambiano poco a poco, un passo per volta”.


La questione di coscienza e un'astuto trasbordo

Insieme allo sconcerto, allo scalpore ed alla perplessità causata da questo fatto inaudito, è emersa con forza nei cattolici siciliani una grave questione di coscienza: come contrastare questo "futuro"?

Quindi, è opera di carità ricordare le verità che ha sempre insegnato il Catechismo della Santa Chiesa, nonché la Tradizione secolare, per non subire un ingannevole trasbordo morale inavvertito, effettuato "poco a poco" e "un passo per volta".

Catechismo della Chiesa Cattolica

Castità e omosessualità

2357 [...] Appoggiandosi sulla Sacra Scrittura, che presenta le relazioni omosessuali come gravi depravazioni, 238 la Tradizione ha sempre dichiarato che « gli atti di omosessualità sono intrinsecamente disordinati ». 239 Sono contrari alla legge naturale. Precludono all'atto sessuale il dono della vita. Non sono il frutto di una vera complementarità affettiva e sessuale. In nessun caso possono essere approvati.

2358 Un numero non trascurabile di uomini e di donne presenta tendenze omosessuali profondamente radicate. Questa inclinazione, oggettivamente disordinata, costituisce per la maggior parte di loro una prova. [...]



Anche Santa Caterina da Siena (1347-1380), maestra di spiritualità e Dottore della Chiesa, condannò in maniera veemente l'omosessualità. Nel suo Dialogo della divina Provvidenza, in cui riferisce gli insegnamenti ricevuti da Gesù stesso, ella così si esprime sul vizio contro natura:

"Non solo essi hanno quell'immondezza e fragilità, alla quale siete inclinati per la vostra fragile natura (benché la ragione, quando lo vuole il libero arbitrio, faccia star quieta questa ribellione), ma quei miseri non raffrenano quella fragilità: anzi fanno peggio, commettendo il maledetto peccato contro natura. Quali ciechi e stolti, essendo offuscato il lume del loro intelletto, non conoscono il fetore e la miseria in cui sono; poiché non solo essa fa schifo a Me, che sono somma ed eterna purità (a cui tanto abominevole, che per questo solo peccato cinque città sprofondarono per mio giudizio, non volendo più oltre sopportarle la mia giustizia), ma dispiace anche ai demoni, che di quei miseri si sono fatti signori. Non è che ai demoni dispiaccia il male, quasi che a loro piaccia un qualche bene, ma perché la loro natura è angelica, e perciò schiva di vedere o di stare a veder commettere quell'enorme peccato".

Vedi pure:

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