martedì 22 agosto 2017

La grazia illumina l'intelligenza...

Vademecum pliniano
365 Pensieri e Massime

Agosto 2017  [ IV ]

22 - Martedì
Le passioni in quanto tali — preso qui il termine nel suo senso tecnico — sono moralmente indifferenti; le rende cattive la loro sregolatezza. Però, se sono regolate, sono buone e ubbidiscono fedelmente alla volontà e alla ragione. La serena, nobile, efficacissima forza propulsiva della Contro-Rivoluzione va cercata nella forza spirituale derivante all’uomo dal fatto che in lui Dio governa la ragione, la ragione domina la volontà e questa infine domina la sensibilità.

23 - Mercoledì
La funzione della grazia consiste precisamente nell’illuminare l’intelligenza, nel fortificare la volontà e nel temperare la sensibilità cosicché si volgano al bene. In modo che l’anima guadagna incommensurabilmente grazie alla vita soprannaturale, che l’eleva sopra le miserie della natura decaduta e sopra il livello stesso della natura umana. In questa forza spirituale cristiana sta il dinamismo della Contro-Rivoluzione.

24 - Giovedì
La Contro-Rivoluzione ha come una delle sue missioni più importanti quella di ristabilire o di ravvivare la distinzione fra il bene e il male, la nozione del peccato in tesi, del peccato originale e del peccato attuale. Questo compito, se svolto con profonda compenetrazione dello spirito della Chiesa, non porta con sé il rischio della disperazione nella misericordia divina, dell’ipocondria, della misantropia e così via, di cui tanto parlano certi autori più o meno imbevuti delle tesi della Rivoluzione.

25 - Venerdì
Come ravvivare la nozione del bene e del male [1]:

* Evitare tutte le formulazioni che abbiano il sapore di morale laica o interconfessionale, perché il laicismo e l’interconfessionalismo portano, logicamente, all’amoralismo
* Mettere in evidenza, nelle occasioni opportune, che Dio ha il diritto di essere ubbidito e che, quindi, i suoi comandamenti sono vere leggi, a cui ci conformiamo in spirito di ubbidienza, e non solo perché ci piacciono. 
* Sottolineare che la legge di Dio è intrinsecamente buona e conforme all’ordine dell’universo, nel quale si riflette la perfezione del Creatore. Per questa ragione deve essere non solo ubbidita, ma amata, e il male deve essere non solo evitato ma odiato. ...

26 - Sabato
Come ravvivare la nozione del bene e del male [2]:

* Diffondere la nozione d’un premio e d’un castigo post mortem
* Favorire i costumi sociali e le leggi da cui il bene sia onorato e il male sia sottoposto a sanzioni pubbliche. 
* Favorire i costumi e le leggi che tendano a evitare le occasioni prossime del peccato e anche quanto, pur avendo soltanto l’apparenza del male, possa esser nocivo alla moralità pubblica. 
* Insistere sugli effetti del peccato originale nell’uomo e sulla sua fragilità, sulla fecondità della Redenzione di Nostro Signore Gesù Cristo come pure sulla necessità della grazia, della preghiera e della vigilanza affinché l’uomo sia perseverante. 
* Sfruttare tutte le occasioni per indicare la missione della Chiesa come maestra della virtù, fonte della grazia e nemica inconciliabile dell’errore e del peccato.

27 - Domenica
La Chiesa, madre compassionevole, stimola tutto quanto possa dar sollievo alle miserie umane, ma non nutre l’illusione d’eliminarle tutte. E predica una santa accettazione della malattia, della povertà e delle altre privazioni.

Bisogna mettere in evidenza che il contro-rivoluzionario non è sistematicamente favorevole all’una o all’altra classe sociale. Difensore attento e fermo del diritto di proprietà, deve però ricordare alle classi elevate che non è sufficiente combattere la Rivoluzione nei campi in cui essa attacca i loro vantaggi e favorirla paradossalmente — come tante volte si può vedere — con le parole o con l’esempio in tutti gli altri campi, come nella vita familiare, sulle spiagge, in piscina e negli altri divertimenti, nelle attività intellettuali, artistiche e così via.
Una classe operaia che segua il loro esempio e accetti le loro idee rivoluzionarie sarà inevitabilmente utilizzata dalla Rivoluzione contro le élite “semi-contro-rivoluzionarie”.

28 - Lunedì
Pur mantenendosi con dignità ed energia nella loro posizione, le classi elevate devono avere un contatto diretto e benevolo con le altre. La carità e la giustizia praticate a distanza non bastano per stabilire fra le classi relazioni d’amore veramente cristiano.
I proprietari ricordino soprattutto che, se vi sono molte persone disposte a difendere contro il comunismo la proprietà privata (chiaramente concepita come un diritto individuale con funzione anche sociale), questo accade perché essa è voluta da Dio e intrinsecamente conforme alla legge naturale. Ora, tale principio si riferisce tanto alla proprietà del padrone quanto a quella dell’operaio. Di conseguenza la stessa ragione fondamentale della lotta contro il comunismo deve indurre il padrone a rispettare il diritto del lavoratore a un salario giusto, conforme alle sue necessità e a quelle della sua famiglia. È opportuno ricordarlo per sottolineare che la Contro-Rivoluzione non difende soltanto la proprietà padronale, ma quella di entrambe le classi. Essa non lotta per gl’interessi di gruppi o di categorie sociali, ma per ragioni di principio.

29 - Martedì
Soltanto una confutazione intelligente del comunismo è efficace. Non basta la semplice ripetizione di slogan, anche quando sono intelligenti e adeguati. 
Questa confutazione, negli ambienti colti, deve colpire i fondamenti dottrinali ultimi del comunismo. È importante indicare il suo carattere essenziale di setta filosofica che deduce dai suoi princìpi una specifica concezione dell’uomo, della società, dello Stato, della storia, della cultura e così via. Esattamente come la Chiesa deduce dalla Rivelazione e dalla legge morale tutti i princìpi della civiltà e della cultura cattolica. 
Fra il comunismo, setta che contiene in sé la pienezza della Rivoluzione, e la Chiesa non vi è, quindi, conciliazione possibile.

30 - Mercoledì
Le moltitudini ignorano il cosiddetto comunismo scientifico e non è la dottrina di Marx ad attirare le masse. Un’azione ideologica anticomunista deve colpire, nel grande pubblico, una disposizione di spirito molto diffusa, che suscita, spesso, negli stessi avversari del comunismo una certa vergogna a mettersi contro di esso
Questa disposizione di spirito proviene dall’idea, più o meno cosciente, che qualsiasi disuguaglianza è un’ingiustizia e che si devono eliminare non solo le grandi ma anche le medie fortune, perché se non vi fossero i ricchi non vi sarebbero neppure i poveri. Da ciò nasce una mentalità che, pur professandosi anticomunista, si definisce da sé, frequentemente, socialista.

31 - Giovedì
Questa mentalità [socialista], sempre più potente in Occidente, costituisce un pericolo molto maggiore della stessa penetrazione dottrinale marxista. Essa ci conduce lentamente per una china di concessioni che potranno giungere fino al punto estremo di trasformare in repubbliche comuniste le nazioni di qua dalla cortina di ferro. 
Tali concessioni, nelle quali possiamo intravedere una tendenza all’ugualitarismo economico e al dirigismo, si fanno notare in tutti i campi. L’iniziativa privata viene limitata sempre più. Le tasse di successione sono tanto onerose che in certi casi il fisco diviene l’erede principale. Gl’interventi pubblici in materia di cambio, di esportazione e d’importazione fanno sì che tutti gl’interessi industriali, commerciali e bancari dipendano dallo Stato. 
Lo Stato interviene in tutto: nei salari, negli affitti, nei prezzi. Lo Stato possiede industrie, banche, università, giornali, stazioni radio, canali televisivi e così via. E mentre il dirigismo ugualitario va in questo modo trasformando l’economia, l’immoralità e il liberalismo stanno dissolvendo la famiglia e preparano il cosiddetto libero amore. 



(Senza revisione dell'Autore)


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