mercoledì 26 marzo 2008

Famiglia allargata anche in Brasile

Il luogo dove forse vengono affermate maggiormente le disuguaglianze naturali e legittime, con le benedizioni della Chiesa, è in seno alla famiglia. Infatti, la società familiare, in cui il padre, la madre e i figli hanno ognuno l’inconfondibile e specifico ruolo, è la base e causa esemplare di tutte le altre società.

Oggi questa società familiare è apertamente debilitata in conseguenza del divorzio, dell’aborto, degli anticoncettivi e di tutto ciò che la gente sa. Adesso, vogliono colpirla ancora più a fondo.

"È in corso nel Congresso [brasiliano] il progetto di legge nº 2.285/07, promosso dal deputato del PT (partito dei lavoratori) Sergio Barradas Carneiro, che propone una grande riforma in tutto il sistema giuridico brasiliano sulla famiglia. È un progetto rivoluzionario che considera la realtà giuridica, per quanto riguarda la famiglia, incatenata a un passato che marcato da concetti di famiglia gerarchica e patriarcale".
Quindi, "Le separazioni delle coppie potranno essere messe in atto senza maggiori problemi né burocrazie, e una delle parti non potrà incolpare l’altra per l’infelice esito. A suo turno, il principio di uguaglianza parentale indurrà alla condivisione della tutela dei figli".
 Dunque, il progetto in merito legittima tutte le forme di “famiglia”.

“Potranno esserci matrimoni, unioni stabili, famiglie ricomposte, monoparentali, nucleari, binucleari, unioni omoaffettive [cioè omossessuali], famiglie generate per mezzo di metodi artificiali” (Folha de São Paulo 22-11-07).

(Catolicismo,  Febbraio e Marzo 2008)

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