martedì 17 giugno 2008

La Santa Comunione deve essere rifiutata...


Il cardinale Francis Arinze, in una sua conferenza negli Stati Uniti lo scorso novembre, ha suscitato clamore nel ricordare quello che è un insegnamento della Chiesa sin dai tempi apostolici, e cioè che l'aborto è un peccato grave e che i politici che lo sostengono non devono essere ammessi alla Comunione. Una delle questioni che il Papa dovrà affrontare negli Stati Uniti.

Nella conferenza sulla famiglia cattolica, tenuta in Ohio, il prelato della Santa Sede ha citato la lettera spedita dal cardinale Ratzinger, ora Benedetto XVI, alla conferenza episcopale degli Stati Uniti. Nella lettera è scritto:
«Riguardo al peccato grave dell’aborto o dell’eutanasia, quando la formale cooperazione di una persona diventa manifesta (da intendersi, nel caso di un politico cattolico, il suo far sistematica campagna e il votare per leggi permissive sull’aborto e l’eutanasia), il suo pastore dovrebbe incontrarlo, istruirlo sull’insegnamento della Chiesa, informarlo che non si deve presentare per la Santa Comunione fino a che non avrà posto termine all’oggettiva situazione di peccato, e avvertirlo che altrimenti gli sarà negata l’Eucaristia.
Qualora “queste misure preventive non avessero avuto il loro effetto o non fossero state possibili”, e la persona in questione, con persistenza ostinata, si presentasse comunque a ricevere la Santa Eucaristia, “il ministro della Santa Comunione deve rifiutare di distribuirla”».
Nella stessa lettera si ricorda che:
«Un cattolico sarebbe colpevole di formale cooperazione al male, e quindi indegno di presentarsi per la Santa Comunione, se egli deliberatamente votasse per un candidato precisamente a motivo delle posizioni permissive del candidato sull’aborto e/o sull’eutanasia». (…)

Il cardinale Arinze ha detto: "Voi dovreste aver sentito della lettera che l'attuale Santo Padre, come prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, ha spedito ai vescovi americani su questo problema. Perciò la questione è molto chiara".

Ha aggiunto che questo non è che sia un insegnamento della Chiesa, ma fa parte dell'immutabile legge divina di Dio. "Non è giusto dire che essi (i politici pro-aborto) vadano contro l'insegnamento della Chiesa, ma essi vanno contro la legge divina che dice: Non uccidere". (…)

Monsignor Andrew Baker, professore all'Angelicum di Roma, una delle più gloriose università pontificie del mondo ha detto: "Certamente si potrebbe applicare il famoso canone 915 [del codice di diritto canonico] che dice che uno che persiste in peccato grave manifesto non deve essere ammesso alla Santa Comunione".

Il cardinale Arinze ha scatenato applausi e risate quando ha fatto la seguente analogia: "Alle persone che dicono: Io sono contro l'aborto, ma se le persone lo fanno io le lascio libere. Si potrebbe rispondere: Tu sei un membro del Senato o del Congresso, personalmente io non sono a favore di sparare a tutti voi, ma se qualcun'altro vi vuole sparare nel Senato o nel Congresso, è una scelta libera di quella persona, ma personalmente non sono a favore".

"Questo è quello che sta dicendo. Sta dicendo che non è favorevole ad uccidere milioni di bambini nel ventre materno, ma se altri lo fanno, questa è una libera scelta. Questo sta dicendo" Ed ha aggiunto: "E poi chiedete che cosa fa la Santa Sede? Perché il Papa non manda dodici guardie svizzere ad arrestarli tutti?".

Il prelato ha aggiunto che gli chiedono regolarmente se chi vota per l'aborto può ricevere la Santa Comunione. Ha detto: "Avete bisogno di un cardinale del Vaticano per rispondere a questo?".
"Andate dai bambini della prima comunione e dite loro: Qualcuno  vota per l'uccisione dei bambini non nati. Io ho votato per questo e lo voterò sempre (e sono uccisi non uno o due ma milioni di bambini) e questa persona dice: Io sono cattolico praticante, posso ricevere la Comunione domenica prossima? I bambini risponderebbero immediatamente. Non avete bisogno di un cardinale per questa domanda".

Bisognerebbe ricordarlo anche in Italia.

(LifeSiteNews.com - 08/04/2008)

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