sabato 21 giugno 2008

Se qualcuno soffrisse improvvisamente d'un disturbo agli occhi, ai nervi o alla mente...

Il famoso quadro di Velázquez, Las Meninas, è giustamente ritenuto uno dei capolavori dell’arte.

La grazia delicata dell’Infanta, l’affetto pieno di dignità e di rispetto delle fanciulle di Corte che la servono, la fierezza del cavaliere di Santiago a sinistra (che sarebbe lo stesso pittore), tutto esprime un ambiente raccolto, elevato, profondamente civilizzato.

L’attenta considerazione di questo capolavoro, oltre a stimolare il senso artistico, è altamente formativa della personalità.

Ma se un osservatore soffrisse improvvisamente d’un disturbo agli occhi, ai nervi o alla mente, è chiaro che vedrebbe dissolversi le armonie del quadro.

Al culmine della perturbazione, l’aspetto del quadro di Velásquez potrebbe raggiungere il livello di deformazione mostrato dal secondo cliché. 

L’inverso non potrebbe mai succedere. Se qualcuno osservasse il secondo cliché e avesse un disturbo agli occhi, ai nervi o alla mente, mai riuscirebbe a vedervi Las Meninas.

Questo è così evidente che non ha bisogno di commenti.

Il primo quadro non è il risultato del disordine, ma dell’ordine, del talento, della cultura, della civiltà.

Esso mostra, nei suoi sensi reconditi, un’impronta profondamente cristiana. Il secondo quadro non è il risultato dell’ordine bensì del disordine, della stravaganza, dello squilibrio, dell’intemperanza. Esso può provenire soltanto da passioni sregolate oppure da una malattia.

Il secondo cliché riproduce la copia realizzata dal Picasso dell’immortale quadro di Velázquez.
Senza commenti...

(Plinio Correa de Oliveira - trascritto da “Catolicismo”, n. 131, Novembre 1961, www.catolicismo.com.br)

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