La storia e i suoi grandi personaggi - Capitolo V

Questo popolo stava per comparire e inaugurare una missione che per 14 secoli sarebbe stata consacrata dalla famosa formula: "Gesta Dei per francos". I franchi, uno dei popoli barbari, avrebbero avuto questa missione provvidenziale.
Al contrario della maggioranza dei germani, che aveva abbracciato l'arianesimo, i franchi erano ancora pagani. Dall'anno 481 era alla loro testa un grande guerriero, Clodoveo, che nel 493 aveva sposato una nipote del Re dei burgundi, la principessa Clotilde. Il Re dei burgundi aveva assassinato tutta la famiglia di Clotilde (rimanendo così solo a governare), odiata dalla sua coscienza e dalla sua fede, che erano ariane come tutta la corte dei burgundi. Clotilde, infatti, era cattolica fervente e aveva sofferto la persecuzione degli ariani fanatici, temprando così le virtù che la dovevano sostenere nella sua grande missione.

Clodoveo, per quanto abbagliato, non voleva darsi per vinto. L'influenza di Clotilde era comunque tale che egli permise il battesimo del suo figlio primogenito; la creatura però morì e Clodoveo rimproverò aspramente la sua sposa attribuendo la morte del bambino alla collera degli dei. Tuttavia l'amore per Clotilde fece sì che ella riuscisse a far battezzare anche il secondo figlio. Ma quando, come il primo, anche questo bambino cadde gravemente malato, la collera del Re esplose in modo terribile. Iddio, che voleva mettere alla prova per l'ultima volta la fede della sposa, guarì miracolosamente la creaturina per le preghiere della madre: Clodoveo rimase profondamente impressionato da questo fatto.

Clodoveo mantenne il suo giuramento di rozzo ma forte e lealissimo uomo naturale. Dopo Tolbiac, egli accettò di essere istruito nella fede da due santi vescovi (uno dei quali era il famoso S. Remigio, vescovo di Reims). Un episodio, avvenuto nel corso della sua istruzione religiosa, é utile per dare un'idea del forte spirito guerriero e del coraggio di questo capo dei franchi: all'udire che Gesù, uomo innocente e suo Salvatore, era stato impunemente crocifisso proruppe in un violento grido: "Infami assassini! fossi stato presente io coi miei franchi non sarebbe finita così!". Clodoveo si fece battezzare la vigilia di Natale del 496. Tremila suoi guerrieri, disposti a lasciare, come il loro capo, il culto degli idoli per quello di Gesù Cristo, lo circondavano nell'imponente cerimonia la cui grandezza era accresciuta dalla presenza di numeroso clero e dal canto degli inni sacri. Nel battezzarlo S. Remigio, detto il Samuele francese, fece udire a Clodoveo queste sublimi parole, formula di tutto il nuovo ordine che stava per sorgere: "Abbassa il capo, condottiero; adora quel che bruciasti e brucia quel che adorasti!".

Sarà necessario lavorare ancora per molto tempo per far penetrare la vita cristiana e sradicare i resti del paganesimo nel popolo franco, tuttavia la sua fedeltà alla Chiesa Romana non verrà smentita; la sua storia domina a partire da allora quella degli altri popoli e si lega strettamente alla storia della Chiesa. Esso salverà nel VII secolo la Cristianità contro l'invasione dell'Islam. Esso difenderà il papato minacciato dai longobardi e opererà sotto Carlo Magno per la conversione della Germania e, più tardi, dei Paesi Bassi. L'Inghilterra riceverà la civiltà da un popolo di cavalieri che l'aveva ricevuta dai franchi. I popoli scandinavi riceveranno da missionari franchi le prime scintille della fede. L'Oriente, durante le crociate, rimarrà tanto meravigliato dalle prodezze di questo popolo cavalleresco, che conserverà fino ai nostri giorni l'abitudine di identificare la fede romana con la civiltà francese.
L'Islam.

Contrariamente alla religione cristiana, la religione di Maometto si diffuse con una rapidità spaventosa col solo aiuto della guerra e delle conquiste, con le attrattive della sua morale che favoriva il disordine delle passioni e col fanatismo dei suoi adepti. Esso strappò presto al cristianesimo le nazioni orientali che erano state il luogo della sua nascita. Dall'Asia passò in Africa e arrivò fino al cuore dell'Europa, ma una volta di più i franchi, con la sconfitta che inflissero ai musulmani nel 732 a Poitiers, furono i salvatori della Chiesa e della civiltà occidentale.
Così, nello stesso momento in cui la Chiesa convertiva i popoli barbari e orientava il potere politico a costituire una nuova società interamente cristiana, modellata in qualche modo sulla forma della Chiesa, essa vide innalzarsi di fronte a questa società una rivale che nel suo insieme, era un'immensa eresia e un grande potere opposto alla società politica uscita quasi dalle viscere della Chiesa.
La dottrina dei musulmani - parola che significa fedeli - si chiama Islam, e cioè, in arabo, rassegnazione, perché, secondo questa religione, si deve ammettere la dottrina del fatalismo, secondo cui Iddio predestina le sue creature alcune alla felicità del Paradiso e altre al supplizio infernale.

Dopo aver immerso l'uomo nei piaceri di una vita sensuale sulla terra, l'Islamismo gli promette un paradiso nel quale ci sono boschi, giardini, profumi, banchetti, donne e tutto quel che c'é di più raffinato fra i piaceri terreni: insomma, una spaventosa degradazione morale.
Maometto predicava, oltre a tutto ciò, la guerra santa, in base alla quale i musulmani avrebbero dovuto combattere e uccidere tutti coloro che non avessero accettato la sua religione. Il suo libro chiamato Corano insegna: "quando la carneficina avrà demoralizzato i vostri nemici, riducete i restanti in schiavitù e schiacciateli sotto il peso dei tributi".
continua...
Come per il cristiano non esiste una filosofia a sé stante,
così non esiste per lui neppure una Storia puramente umana...
la Storia rappresenta il grande palcoscenico sul quale si dispiega nella sua interezza
l'importanza dell'elemento soprannaturale,
sia quando la docilità dei popoli alla fede consente a tale elemento di prevalere
sulle tendenze basse e perverse presenti nelle nazioni come negli individui,
sia quando esso si indebolisce e sembra sparire a causa del cattivo uso della libertà umana
che porterebbe al suicidio degli imperi...
(Dom Prosper Gueranger O.S.B., Abate di Solesmes)
Nessun commento:
Posta un commento