(Giovanni Paolo II, Omelia - 4 Aprile 2004 - Giornata Mondiale della Gioventù)
Sviluppi di un lungo ed arduo pontificato
1979
Hugo Chàvez, Daniel Ortega, Leonardo Boff
• Intervenendo il 28 gennaio, a Puebla (Messico), alla IIIª Conferenza generale dell'episcopato latino-americano, il Papa condanna una certa “teologia della liberazione “[…] è un errore affermare che la liberazione politica, economica e sociale coincide con la salvezza in Gesù Cristo; che il “Regnum Dei” si identifica con il “Regnum hominis”. Si ingenera, in alcuni casi, un atteggiamento di sfiducia verso la Chiesa “istituzionale” o “ufficiale”, qualificata come alienante, e alla quale si opporrebbe un’altra Chiesa “popolare”, “che nasce dal popolo” e si concreta nei poveri”.
1982
• Il 29 giugno il Papa scrive ai vescovi del Nicaragua per condannare la “Chiesa popolare” (cioè quella collegata alle “Comunità di base” e a una certa Teologia della Liberazione).
1983
• Il 26 novembre, a fronte di alcune maliziose interpretazioni del Nuovo Codice di Diritto Canonico, che non contiene più il termine “massoneria”, la Congregazione per la dottrina della Fede risponde a un quesito ribadendo che “Rimane pertanto immutato il giudizio negativo della Chiesa nei riguardi delle associazioni massoniche, poiché i loro principi sono stati sempre considerati inconciliabili con la dottrina della Chiesa e perciò l’iscrizione a esse rimane proibita. I fedeli che appartengono alle associazioni massoniche sono in stato di peccato grave e non possono accedere alla Santa Comunione. Non compete alle autorità ecclesiastiche locali di pronunciarsi sulla natura delle associazioni massoniche con un giudizio che implichi deroga a quanto sopra stabilito”.
1984
• Con l'Istruzione Libertatis nuntius del 6 agosto, la Congregazione per la dottrina della Fede condanna “una certa Teologia della liberazione” di stampo socialista e marxista.
Niky Vendola, omosessuale dichiarato
• Con l'esortazione apostolica post-sinodale Reconciliatio et poenitentia (2 dicembre) il Papa ricorda la corretta prassi del sacramento della confessione e condanna gli abusi circa la “confessione comunitaria” come mezzo ordinario per confessarsi.
1986
• Vede la luce la coraggiosissima lettera Homosexualitatis problema (1° ottobre), della Congregazione per la dottrina della Fede, che ribadisce come “l'inclinazione [omosessuale] stessa dev'essere considerata come oggettivamente disordinata”; e che in nessun modo può essere moralmente accettato l'esercizio della sessualità tra persone dello stesso sesso.
1988
• La Congregazione per il Culto Divino il 2 giugno riafferma che non è in alcun modo ammesso offrire il sacrificio eucaristico in assenza di un sacerdote validamente ordinato.
• Il decreto Dominus Marcellus Lefebvre della Congregazione per i vescovi, del 1° luglio 1988, commina la scomunica per scisma all’arcivescovo Marcel Lefebvre e ai suoi seguaci.
• Nella lettera apostolica Mulieris dignitatem (15 agosto) il Santo Padre riafferma il dogma sull’ordinazione sacerdotale riservata alle persone di sesso maschile.
• Il 19 settembre la Congregazione per la dottrina della Fede pubblica l’Istruzione “I fedeli chiamati” che rinnova l’obbligo della pubblica professione di fede per quanti sono chiamati ad esercitare un ufficio in nome della chiesa. La precedente professione di questo tipo risale al Pontificato di san Pio X.
1992
• La Sede Apostolica dichiara “fuori luogo” - cioè neanche da discutere – la proposta dell'arcivescovo di Milwaukee, mons. Rembert Weakland, di ordinare sacerdoti, in situazioni pastorali di “estrema necessità”, uomini sposati.
1993
• Il 22 aprile la sala stampa vaticana rende nota la dichiarazione finale di un convegno organizzato in marzo dal Pontificio Consiglio per la Famiglia. Il testo - firmato tra gli altri dal card. Alfonso López Trujillo, presidente del Consiglio, e da mons. Dionigi Tettamanzi – riafferma che la contraccezione “corrompe l'intimità coniugale” e che la comunità cristiana deve opporsi alla legalizzazione del divorzio.
• Il 22 ottobre il Papa riafferma energicamente la legge del celibato sacerdotale per la Chiesa latina e, aggiunge, di fronte alle contestazioni e critiche, “bisogna ardire (conservando il celibato), mai ripiegare”.
1994
• Con la lettera apostolica Ordinatio sacerdotalis (22 maggio) il Santo Padre, “in virtù del [suo] ministero di confermare i fratelli” dichiara che “la Chiesa non ha in alcun modo la facoltà di conferire alle donne l'ordinazione sacerdotale, e che questa sentenza deve essere tenuta in modo definitivo da tutti i fedeli”.
• La Congregazione per la dottrina della Fede, nella “Lettera ai vescovi della Chiesa Cattolica circa la recezione della comunione eucaristica da parte di fedeli divorziati risposati” (14 settembre) ribadisce l’impossibilità di dare la comunione ai cattolici divorziati e risposati.
1995
• Nell'enciclica Evangelium vitae (25 marzo) il Santo Padre definisce “democrazie totalitarie” i parlamenti che approvano leggi che consentono l'interruzione volontaria della gravidanza.
2000
Elton John: “marita” o “moglio”?
• La Santa Sede protesta vivacemente presso il Governo italiano perché impedisca la celebrazione del cosiddetto Gay pride a Roma e, in particolare, perché le autorità impediscano la grande manifestazione degli attivisti omosessuali. L'indomani, all'Angelus, il Papa esprime “amarezza per l'affronto recato al grande Giubileo dell'anno Duemila e per l'offesa ai valori cristiani di una città che è tanto cara al cuore dei cattolici di tutto il mondo”.
• Con la dichiarazione Dominus Iesus (6 agosto) la Congregazione per la dottrina della Fede riafferma l’unicità salvifica di Cristo, richiamando implicitamente all’ortodossia una certa teologia “asiatica”.
2001
• Con una Notifica (17 settembre) le loro Em.ze i cardinali Ratzinger, Medina Estévez e Darío Castrillon Hoyos (prefetto della Congregazione per il Clero) ribadiscono l’impossibilità dell'ordinazione della donna-diacono. Il documento è da alcuni interpretato come un riferimento indiretto a mons. Samuel Ruiz che, nella diocesi messicana di San Cristóbal de las Casas, aveva ordinato circa quattrocento diaconi sposati, accompagnati all'altare, nella cerimonia dell'ordinazione, dalle loro mogli.
2002
• Il card. Medina Estévez, prefetto della Congregazione per il Culto Divino, in una lettera del 16 maggio ripete che è “assolutamente sconsigliabile”, “imprudente” e “rischiosa” l'ordinazione sacerdotale di omosessuali.
2003
• La Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica comunica (15 gennaio) ai Superiori e alle Superiori generali che la Congregazione per la dottrina della Fede ha ribadito di escludere i transessuali dalla vita consacrata.
• Con l'enciclica Ecclesia de Eucharistia (17 aprile) il Santo Padre riafferma la dottrina della transustanziazione - formulata dal Concilio di Trento - e vieta qualsiasi “intercomunione” (partecipazione di protestanti alla comunione durante la Santa Messa, e dei cattolici alla cena protestante) con le chiese originate dalla rivolta protestante. L'enciclica ribadisce che i cattolici divorziati e risposati non possono accostarsi all'Eucaristia, lamentando inoltre gli “abusi” che, nel post-Concilio, si sono fatti in materia liturgica.
• La Congregazione per la dottrina della Fede, con le chiarissime “Considerazioni circa i progetti di riconoscimento legale delle unioni tra persone omosessuali” (3 giugno), chiede ai parlamentari e ai politici cattolici di tutto il mondo di impedire in ogni modo l'approvazione di leggi che ammettano una qualsiasi equiparazione tra il matrimonio e l'unione di due persone dello stesso sesso.
• Il 19 ottobre il nunzio vaticano per il Venezuela, Mons. André Dupuy, condanna il regime socialista di Hugo Chávez, intervenendo sul periodico “El Nacional” e definendo “una tragedia umana” la situazione in cui si trova il Paese.
2004
• Il 25 marzo la Congregazione per il Culto Divino pubblica l’Istruzione “Redemptionis Sacramentum”. In essa vengono elencati alcuni “abusi liturgici gravi”: si ricorda che non si possono sostituire i testi biblici con altri considerati più moderni; è vietato ai laici rivestire ruoli che sono esclusivamente del sacerdote, pronunciando l'omelia o leggendo il Vangelo. I fedeli che dovessero riscontrare tali abusi sono autorizzati a denunciarli al vescovo o alla Santa Sede.
2005
• Il 10 gennaio, nel messaggio al Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede, il Papa antepone ad ogni altro problema dell’umanità, anche a quello della fame, “la sfida della vita”. Elencando i fattori di una “cultura della morte” in aborto, fecondazione artificiale, clonazione, eutanasia, unioni di fatto e omosessuali, il Papa precisa che: “lo Stato ha come suo compito primario proprio la tutela e la promozione della vita umana”.
• Il 24 gennaio, ricevendo i vescovi spagnoli nella visita ad limina, il Santo Padre denuncia: “Nell'ambito sociale si sta diffondendo anche una mentalità ispirata dal laicismo, ideologia che porta gradualmente, in modo più o meno consapevole, alla restrizione della libertà religiosa fino a promuovere il disprezzo o l'ignoranza dell'ambito religioso, relegando la fede alla sfera privata e opponendosi alla sua espressione pubblica”.
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