Così, il crollo delle tradizioni dell'Occidente nel campo dell'abbigliamento, corrose sempre più dal nudismo, tende ovviamente alla comparsa o al consolidamento di abitudini nelle quali si tollererà, a esagerare, la cintura di penne di uccello di certe tribù, alternata, dove il freddo lo richieda, a coperte più o meno simili a quelle usate dai lapponi. La rapida scomparsa delle forme di cortesia può avere come punto finale soltanto la "naturalezza" assoluta (per usare solo questo aggettivo) del tratto tribale. (Rivoluzione e Contro–Rivoluzione, Parte III, Cap. III, Paragrafo 2B)
previsione...
Gb, sindacati in lotta: "In ufficio in canottiera"
Londra - L'ultima battaglia del sindacato britannico rischia di lasciare i lavoratori di Sua Maestà in mutande. O per meglio dire, in canottiera e shorts. È questa la modalità che, secondo il Trades Union Congress, la Cgil d'Oltremanica, le aziende dovrebbero consigliare ai propri dipendenti per vincere il caldo in ufficio. «Fa troppo caldo, basta con giacca e cravatta. D'estate meglio indossare pantaloncini e maglietta anche sul posto di lavoro». […] L'invito alle imprese perché adottino «un approccio meno severo nei confronti dell'abbigliamento richiesto in ufficio e delle uniformi» per ora resta lettera morta. Brendar Barber, numero uno del sindacato inglese, sembra agguerrito: «Vorremmo che i capi in Gran Bretagna pensassero seriamente questa settimana a come rendere i posti di lavoro più freschi e i dipendenti meno accaldati, ci vuole un dress code (un codice d'abbigliamento, ndr) che contribuisca a far sentire meglio i dipendenti pur mantenendo integra l'immagine aziendale».
(Il Giornale - 1 Luglio 2009)
Tutti nudi al lavoro per un giorno
NEWCASTLE (INGHILTERRA) - La recessione miete vittime e pur di continuare a lavorare si fa qualsiasi cosa. È il caso di alcuni agenti di marketing e design della società Onebestway di Newcastle, in Inghilterra, che lo scorso aprile hanno accettato di lavorare per un giorno, nudi, in modo da migliorare il loro spirito di squadra. Secondo quanto raccontano gli impiegati della compagnia, la Onebestway era in crisi da mesi […] e sembrava che non ci fossero più alternative al fallimento. Tuttavia prima di arrendersi Mike Owen, amministratore delegato della società, ha deciso di rivolgersi a David Taylor, uno psicologo aziendale. Quest'ultimo, dopo aver analizzato bene la situazione della compagnia, ha presentato un'idea bizzarra. Per migliorare i rapporti tra colleghi e lavorare senza inibizioni così da migliorare i profitti, gli agenti avrebbero dovuto considerare l'ipotesi di lavorare per un giorno senza veli.
L'idea è apparsa assurda ai più, ma poi gli agenti hanno cominciato a discuterne e hanno deciso di tentare la sorte. Nel giorno stabilito quasi tutti hanno lavorato completamente nudi, ad eccezione di un uomo che coperto le sue parti intime con un marsupio e una donna che non ha tolto la biancheria intima. A dare il buon esempio è stata la ventitreenne Sam Jackson, che non ci ha pensato due volte e nonostante la giovane età non ha avuto problemi a mostrarsi senza veli. «È stata un'iniziativa brillante» dichiara la Jackson al tabloid . «Ora tra di noi non ci sono più barriere. È stato emozionante e da quel giorno di aprile abbiamo cominciato a discutere con più onestà. […]
Questa storia che ai malpensanti potrebbe apparire una bella trovata pubblicitaria ideata dalla stessa azienda per promuovere le proprie attività è stata anche filmata: un documentario, intitolato «Naked Office» sarà trasmesso il prossimo 9 luglio sul canale britannico Virgin 1. […] L'amministratore delegato della compagnia, Mike Owen, si dichiara orgoglioso dei suoi agenti: «Ho suggerito a tutti di provare questo esperimento» dichiara Owen. […] Ma il più soddisfatto di tutti appare David Taylor, lo psicologo aziendale che ha avuto la "brillante" idea: «Invitarli a lavorare nudi è la tecnica più estrema che ho mai consigliato. Sembra strana, ma è molto produttiva. È un gesto da fare in estrema analisi, ma produce grande fiducia in sé stessi e nelle persone che ci circondano».
(Francesco Tortora, Corriere della Sera - 2 Luglio 2009)
... e conferma
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