Santa Gianna Beretta Molla.
La parola famiglia indica una pluralità di persone. Ma c'è un'altra parola, di significato speciale, che indica una sola persona: madre. La madre è la quintessenza della famiglia, perché è la quintessenza dell'amore, la quintessenza dell'affetto, e, in tali condizioni, la quintessenza della bontà e della misericordia. Così, l'anima del bambino a contatto con la madre comincia a capire che cos'è la bontà che non si stanca, che cos'è la grazia, la benevolenza, l'amore che non si esaurisce. Ed anche quella forma di affetto che induce la madre a non annoiarsi mai in compagnia del figlio. Portare il figlio in braccio, giocare con lui, metterlo sul pavimento e vederlo correre da un lato all'altro, essere importunata continuamente dalle sue domandine, dai suoi piccoli scherzi. Per la buona madre, in tutto questo consiste la gioia della vita.
Se qualcuno, all'inizio della sua esistenza, percepisce cosa sia la gioia di avere una buona madre, comprenderà che la vita sulla terra può essere molto difficile, ma finché conserva la memoria di sua madre, conserverà il ricordo paradisiaco della sua infanzia. Serbando questo ricordo, la persona mantiene la speranza del Paradiso Celeste, dove la buona Madre ci riceverà. E così comprendiamo tutto ciò che rappresenta Maria Ausiliatrice per noi.
(Plinio Corrêa de Oliveira - Brani della conferenza tenuta ai soci e cooperatori della TFP brasiliana, 24 maggio 1995 - Tradizione Famiglia Proprietà, anno 1998 n°12. Senza revisione dell’autore)
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