venerdì 23 dicembre 2016

Un grande ed universale "Sursum corda!"


Vademecum pliniano
365 Pensieri e Massime

Dicembre 2016  [ IV ]

22 - Giovedì
In numerose occasioni dell'anno che sta finendo ho sentito parlare di pace, e di uomini di buona volontà. Curioso...mi rendo conto di aver sentito parlare meno, e persino molto meno, della gloria di Dio nel più alto dei Cieli. A dir bene, quasi non ne ho sentito parlare.


23 - Venerdì
Se il Natale dà gloria a Dio nel più alto dei Cieli e simultaneamente è la fonte della pace in terra agli uomini di buona volontà - fu appunto ciò che gli angeli proclamarono in Cielo - non si può dissociare una cosa dall'altra: senza che gli uomini diano gloria a Dio, non c'è pace nel mondo.

24 - Sabato
In ogni epoca della Storia Cristiana il giorno di Natale ha aperto uno spazio nel corso normale e laborioso di tutti i giorni. Nei nostri giorni la tregua natalizia assume un significato speciale, perché equivale a un grande ed universale Sursum corda! (In alto i cuori!) proclamato a una umanità tumultuosa e sofferente, che sta immergendo velocemente nel caos della più completa dissoluzione morale e sociale.

25 - Domenica
Sia nella sublime notte di Natale, che nella notte di passaggio al nuovo anno carico di apprensioni e di speranze, depositiamo tutti i nostri desideri ai piedi del Divin Bambino, che sorride misericordioso sotto gli sguardi rapiti di Maria e di Giuseppe. E supplichiamoGli  che la Santa Chiesa si svincoli dalla drammatica crisi in cui vive in questi giorni di confusione e di angustia, e che sia riconosciuta da tutti i popoli come l’unica vera Chiesa dell’unico Dio vero, come ispiratrice e Madre di ogni bene spirituale e temporale.

26 - Lunedì
Ebbene sì, abbiamo peccato. È vero che sono immense le difficoltà per tornare indietro e per risalire la china; sì, le nostre scelleratezze e le nostre infedeltà attireranno su di noi la collera di Dio. Tuttavia, presso al presepio, abbiamo la Mediatrice clementissima che non è un giudice ma un'avvocata; che ha per noi tutta la compassione, tenerezza e indulgenza della più perfetta delle madri.

27 - Martedì
Nella notte di Natale accadde quel momento benedetto in cui si aprirono alla vita e al mondo quegli occhi divini che fanno tacere ogni lingua.
Ecco dunque che questo Re, così pieno di maestà, a un certo momento per noi apre i suoi occhi. Osserviamo il suo sguardo purissimo, intelligentissimo, lucidissimo. Egli penetra nel più profondo dei nostri occhi. Vede l'aspetto più profondo dei nostri difetti, ma anche il meglio delle nostre qualità. E in quell'attimo ci tocca l'anima come toccò, trentatré anni dopo, San Pietro.

28 - Mercoledì
Quando il peccatore meno se lo aspetta, grazie ad una amabile supplica della Madonna, il Bambino Gesù sorride. E con questo sorriso, nonostante tutta la Sua maestà, sentiamo che le distanze spariscono, il perdono invade la nostra anima e una certa cosa ci attira. Attratti così, ci incamminiamo a starGli vicino. Affettuosamente ci abbraccia e pronuncia il nostro nome, dicendo: "Io ti ho voluto tanto e ti voglio tanto! Desidero per te molte cose e te ne perdono tante altre! Non pensare più ai tuoi peccati! Pensa soltanto, d'ora in poi, a servirmi. Ed in ogni occasione della tua vita, quando avrai qualche dubbio, ricordati di questa condiscendenza, di questa amabilità, di questo beneplacito che adesso ho verso te, e ricorri a Me per mezzo di mia Madre, per mezzo degli intercessori che ho stabilito fra te e Me, che ti esaudirò. Sarò il tuo rifugio, la tua forza, e queste grazie ti condurranno al Cielo per ivi regnare al mio fianco per tutta l'eternità".
29 - Giovedì
Presso a Gesù Bambino, la Mediatrice Santissima interverrebbe dicendo: "Ciò che voglio donare perché sono buona, quel che desidero concedere perché sono Madre, le cose che posso dare perché sono Regina, tutto questo, figlio mio, te lo do. Non proferisco una parola, ma faccio qualcosa migliore che parlare al tuo udito; ti comunico una grazia che sussurra in fondo alla tua anima. La senti questa pace che trasborda dal mio Cuore, ti penetra e ti colma? Questa pace che nessuna gioia terrena può darti? E che ti fa percepire una tranquillità interna, nella quale risuona la mia voce, benché inaudibile al tuo udito: è tutto risolto e ciò che non lo è ancora, lo sarà. Confida in Me, Io sistemerò tutto. Le apparenze potrebbero non essere tali, ma accetta questo sorriso, percepisci questo sussurro, contempla questa bontà e non dubitare più".

30 - Venerdì
Tutti i teologi concordano che la preghiera onnipotente della Madonna anticipò l’alba della Redenzione. Anche ai nostri giorni è dalle anime elette, dai cattolici impegnati che, sul  piano umano, può dipendere l’anticipo o il ritardo del regno sociale di Nostro Signore. Consapevoli di questa eccelsa missione, dobbiamo far nostra questa supplica presso il presepe del Nostro Divino Salvatore: Domine, adveniat regnum tuum! Signore venga il tuo regno! Che esso si realizzi prima di tutto in noi affinché poi, con il tuo ausilio, lo possiamo attuare anche intorno a noi!

31 - Sabato
La nostra epoca è come una valle oscura fra due vette: la civiltà del passato, dalla quale siamo decaduti attraverso successive catastrofi; e la civiltà del futuro, verso la quale stiamo avanzando. Proprio perché viviamo gli ultimi momenti di un mondo in agonia con le avvisaglie di quello nuovo che sta per sorgere, la lezione del Natale assume per noi un significato profondo.
            

(Senza revisione dell'autore)




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