sabato 1 luglio 2017

La Contro-Rivoluzione è la restaurazione dell’Ordine

Vademecum pliniano
365 Pensieri e Massime

Luglio 2017  [ I ]

1 - Sabato 
La Rivoluzione è nata da un’esplosione di passioni sregolate, che sta conducendo alla distruzione di tutta la società temporale, al completo sovvertimento dell’ordine morale, alla negazione di Dio. Il grande bersaglio della Rivoluzione è, dunque, la Chiesa, Corpo Mistico di Cristo, maestra infallibile della verità, tutrice della legge naturale e, in questo modo, fondamento ultimo dello stesso ordine temporale. 
Ciò posto, è necessario studiare il rapporto fra l’istituzione divina che la Rivoluzione vuole distruggere e la Contro-Rivoluzione.
 

2 - Domenica
Se la Rivoluzione è il disordine, la Contro-Rivoluzione è la restaurazione dell’Ordine. E per Ordine intendiamo la pace di Cristo nel Regno di Cristo. Ossia, la civiltà cristiana, austera e gerarchica, sacrale nei suoi fondamenti, antiugualitaria e antiliberale.

3 - Lunedì
Allo stato attuale contro-rivoluzionario è chi:

— Conosce la Rivoluzione, l’Ordine e la Contro-Rivoluzione nel loro spirito, nelle loro dottrine, nei loro rispettivi metodi. 
— Ama la Contro-Rivoluzione e l’Ordine cristiano, odia la Rivoluzione e l’“anti-ordine”. 
— Fa di questo amore e di quest’odio l’asse intorno al quale gravitano tutti i suoi ideali, le sue preferenze e le sue attività. ...  

4 - Martedì
... Chiaramente questo atteggiamento spirituale non esige un’istruzione superiore. Come santa Giovanna d’Arco non era un teologo, ma sorprese i suoi giudici con la profondità teologica dei suoi pensieri, così i migliori soldati della Contro-Rivoluzione, animati da una mirabile comprensione del suo spirito e dei suoi obiettivi, sono stati spesso semplici contadini: per esempio della Navarra, della Vandea o del Tirolo.

5 - Mercoledì
La modernità della Contro-Rivoluzione non consiste nel chiudere gli occhi né nello scendere a patti, sia pure in proporzioni insignificanti, con la Rivoluzione. Al contrario, consiste nel conoscerla nella sua essenza invariabile e nei suoi così rilevanti elementi accidentali contemporanei, per combatterla in questi e in quella, con intelligenza, con astuzia, in modo organizzato, con tutti i mezzi leciti e utilizzando la collaborazione di tutti i figli della luce.

6 - Giovedì
L’ordine nato dalla Contro-Rivoluzione dovrà risplendere, più ancora di quello del Medioevo, nei tre punti principali in cui è stato ferito dalla Rivoluzione:

* Un profondo rispetto dei diritti della Chiesa e del papato e una sacralizzazione, in tutta l’ampiezza possibile, dei valori della vita temporale, il tutto in opposizione al laicismo, all’interconfessionalismo, all’ateismo e al panteismo, così come alle loro rispettive conseguenze. 
* Uno spirito gerarchico che segni tutti gli aspetti della società e dello Stato, della cultura e della vita, in opposizione alla metafisica ugualitaria della Rivoluzione.
* Una cura costante nello scoprire e nel combattere il male nelle sue forme embrionali o nascoste, nel fulminarlo con esecrazione e con marchio d’infamia e nel punirlo con fermezza inflessibile in tutte le sue manifestazioni, e particolarmente in quante attentano all’ortodossia e alla purezza dei costumi, il tutto in opposizione alla metafisica liberale della Rivoluzione e alla sua tendenza a dar libero corso e protezione al male.  

7 - Venerdì
La Rivoluzione, nelle sue correnti “moderate” e di velocità lenta, ha circondato la civiltà cristiana per avvolgerla da ogni parte e per ucciderla. Siamo in un periodo in cui questo strano fenomeno di distruzione non è ancora giunto al suo termine. Siamo, cioè, in una situazione ibrida in cui coesistono con numerose istituzioni e costumi rivoluzionari, quelli che potremmo quasi chiamare resti mortali della civiltà cristiana, aggiunti al profumo e all’azione remota di molte tradizioni estinte soltanto di recente, ma che conservano ancora una certa vitalità nella memoria degli uomini.


(Senza revisione dell'Autore)



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