sabato 8 luglio 2017

Non vi sono neutrali...


Vademecum pliniano
365 Pensieri e Massime

Luglio 2017  [ II ]

8 - Sabato
Di fronte alla Rivoluzione e alla Contro-Rivoluzione non vi sono neutrali. Vi possono essere, certamente, non combattenti, la cui volontà o le cui velleità sono, però, consapevolmente o no, in uno dei due campi. Per rivoluzionari intendiamo, infatti, non solo i partigiani integrali e dichiarati della Rivoluzione, ma anche i “semi-contro-rivoluzionari”.
 

9 - Domenica
La Rivoluzione ha potuto procedere, come abbiamo visto, a patto d’occultare il suo volto totale, il suo vero spirito, i suoi fini ultimi. 
Il mezzo più efficace per confutarla di fronte ai rivoluzionari consiste nel mostrarla intera, sia nel suo spirito e nelle grandi linee della sua azione che in ciascuna delle sue manifestazioni o manovre apparentemente inoffensive e insignificanti. Strapparle, dunque, la maschera significa sferrarle il più duro dei colpi. 

10 - Lunedì
In generale il rivoluzionario, quando non ha davanti a sé avversari, o quelli che ha sono deboli, è petulante, verboso ed esibizionista. Ma se trova chi lo affronta con fierezza e con ardimento, allora tace e organizza la campagna del silenzio. Un silenzio, però, in mezzo al quale si percepisce il sommesso bisbiglio della calunnia o qualche mormorio contro l’“eccesso di logica” dell’avversario. Ma un silenzio confuso e pieno di vergogna che non è mai rotto da nessuna replica di valore... 

11 - Martedì
... Di fronte a questo silenzio di confusione e di sconfitta potremmo dire al contro-rivoluzionario vittorioso la battuta di spirito scritta da Veuillot ad altro proposito: “Interrogate il silenzio, non vi risponderà nulla”.

12 - Mercoledì 
La Contro-Rivoluzione deve cercare, per quanto possibile, di conquistare le moltitudini. Tuttavia non deve, immediatamente, fare di questo il suo obiettivo principale e un contro-rivoluzionario non ha motivo di scoraggiarsi per il fatto che la grande maggioranza degli uomini non è attualmente dalla sua parte... 

13 - Giovedì
...Infatti uno studio attento della storia ci mostra che a fare la Rivoluzione non sono state le masse. Esse si sono mosse in senso rivoluzionario perché sono state precedute da élite rivoluzionarie. Se fossero state precedute da élite d’orientamento opposto, probabilmente si sarebbero mosse in senso contrario. Il fattore “massa”, come dimostra una visione obiettiva della storia, è secondario; il fattore principale è la formazione delle élite. Ora, per questa formazione, il contro-rivoluzionario può essere sempre provvisto delle risorse della sua azione individuale e può quindi ottenere buoni risultati, nonostante la carenza di mezzi materiali e tecnici contro cui, a volte, deve lottare.

14 - Venerdì
Il fattore “massa”, come dimostra una visione obiettiva della Storia, è secondario; il fattore principale è la formazione delle élite. Ora, per questa formazione, il contro-rivoluzionario può essere sempre provvisto delle risorse della sua azione individuale e può quindi ottenere buoni risultati, nonostante la carenza di mezzi materiali e tecnici contro cui, a volte, deve lottare.

(Senza revisione dell'Autore)



Nessun commento:

Posta un commento